Come scegliere un’università in Inghilterra: le classifiche

E poi non si dica che la vita al giorno d’oggi non è facile!

Siete sbarcati su questo blog e in via del tutto casuale avete intenzione di frequentare l’università in Inghilterra? E guarda caso non sapete che università scegliere? Allora state leggendo l’articolo giusto.

Ovviamente la prima fonte di informazioni sono amici e conoscenti che siano già in qualche modo inseriti nel mondo accademico inglese e che quindi abbiano una buona conoscenza del sistema universitario dall’interno. Nel caso in cui non abbiate la possibilità di contattare codeste persone (vi ricordo che io non sono inserito nel sistema universitario inglese 😉 ), o semplicemente se volete trovare qualche informazione in più sulle università che già avete adocchiato, vengono in vostro soccorso le University Rankings, ovvero le classifiche stilate da vari enti che paragonano le varie università, tramite l’assegnazione di un determinato punteggio a ciascuna. E’ fondamentale non limitarsi alla consultazione di una sola classifica, considerato che i parametri tenuti in considerazione e l’importanza che viene data ad ognuno può variare da ente a ente (ed in effetti le stesse università hanno – ragionevolmente – posizioni diverse in classifiche stilate da enti diversi).

Di seguito ci sono un paio di link che potrebbero tornarvi utili… buona consultazione!

Airbus Fly Your Ideas

Tra le varie attività interessanti di cui si viene a sapere frequentando questa università, merita di essere menzionata Airbus, con il suo FYI (Fly Your Ideas). E’ una competizione rivolta agli studenti nel mondo (di ingegneria aeronautica ma non solo) che ha lo scopo di far riflettere su come ridurre le emissioni dell’industria aeronautica civile. Non solo a livello di ottimizzazione dei consumi o simili, ma in ogni ambito dell’industria aeronautica: dalla gestione dei voli da parte dei controllori del traffico aereo alla gestione dei rifiuti di una compagnia aerea. E’ proprio questo che rende la competizione interessante: non bisogna necessariamente affogarsi nei dettagli tecnici ed in ricerche infinite, in quanto le innovazioni possono anche essere più semplici… l’importante è saperle trovare.

La competizione si svolge in due fasi, che corrispondono a due processi di selezione in cui i progetti degli studenti verranno valutati da una giuria. Le caratteristiche richieste sono ovviamente innovazione, ma anche una conoscenza di base delle tecniche necessarie alla realizzazione del progetto proposto. Molti gruppi in passato hanno anche realizzato concretamente ciò che proponevano, ma non penso sia un requisito della competizione… in fondo non tutte le idee sono concretizzabili facilmente. I finalisti si affronteranno poi nella finale e verranno premiati durante l’Airshow di Parigi (2011).

Con un paio di amici abbiamo deciso di lanciarci in questo progetto, il tempo a disposizione è (molto) poco e non ci sono troppe speranze di passare la prima qualifica… ma tentare non nuoce! A breve un intervento con le nostre proposte! 😉

Sono ancora qui!

No, non sono sparito… sono ancora vivo (ma per miracolo) e negli ultimi giorni sono stato sommerso da cose da fare all’inverosimile! Nel frattempo sono finite le vacanze estive e sono tornato a Southampton, dove per una settimana non ho avuto una connessione internet nella nuova casa, cosa che mi ha impedito di dedicare un po’ di tempo al blog. Negli ultimi giorni sono stato molto preso dalle attività che abbiamo organizzato a Union Films per la Freshers’ Week. Che dire, debilitante questa settimana! Ma ora per fortuna è passata e domani (oggi, ndr) si torna alla vita ordinaria e ricominciano le lezioni! Fortunatamente l’inizio è abbastanza soft, nel senso che abbiamo solo tre ore dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 18. La prima settimana dovrebbe essere relativamente tranquilla, essendo che non ci sono laboratori e molti corsi avranno una lezione di presentazione all’inizio. Mi è stato invece riferito che il primo semestre del secondo anno del corso di ingegneria aeronautica è il più duro in termini di quantità di lavoro, mentre sembra essere abbastanza tranquillo in termini di ore di lezione… staremo a vedere come si evolve la faccenda.

Nel frattempo vi saluto che qui è il caso di andare a dormire, considerando che da domani si ricomincia a fare sul serio! 😉

A presto!

Classificazione delle lauree inglesi

In parecchi mi scrivono per chiedere – o cercano con Google – a cosa equivale in Italia la classificazione delle lauree che si usa in Inghilterra. Non sono riuscito a trovare una tabella di conversione ufficiale, ma questi sono i punteggi che fanno rientrare una laurea in una categoria piuttosto che un’altra.

  • First Class (First or 1st or 1:1) (70%+)
  • Second Class, Upper Division (2:1) (60%+)
  • Second Class, Lower Division (2:2) (50%+)
  • Third Class (Third or 3rd) (40%+)
  • Ordinary degree (Pass)

Dove dormire se si vuole visitare l’università di Southampton

Ho ricevuto parecchie richieste nei mesi passati da persone che, volendo venire a visitare l’università di Southampton, non sapevano dove dormire. Fino a poco tempo fa non lo sapevo neanche io, ma a quanto pare se venite per visitare l’università potete fare richiesta di una stanza al servizio accommodation, lo stesso che assegna gli alloggi agli studenti che ne fanno richiesta per il loro primo anno e potenzialmente anche per gli anni successivi.

Il prezzo è ragionevole e i collegamenti all’università e al centro non mancano grazie ad Uni-link.

Per maggiori informazioni e per effettuare una prenotazione vi rimando al sito dell’accommodation, sottosezione visitor.

Esami del secondo semestre: via il dente, via il dolore

Eh sì, questa sembra essere la filosofia dell’ufficio esami dell’Università di Southampton! Giusto per fare un breve riassunto della situazione gli esami da sostenere questo semestre sono sei e il SUE (Supremo Ufficio Esami) ha deliberato come segue:

  • 24/05: matematica
  • 25/05: meccanica dei fluidi
  • 26/05: meccanica
  • 27/05: meccanica del volo
  • 1/06: modelling&computing
  • 2/06: sistemi elettrici

La fase di preparazione agli esami prosegue a pieno ritmo (ecco perché ultimamente non ho troppo tempo da dedicare a questo blog 😛 ) e al momento non si intravedono eccessive difficoltà o nottate in bianco (tranne, forse, per meccanica del volo).

Insomma: una cosa veloce e, speriamo, indolore. Mi piace molto l’idea di essere in vacanza da inizio giugno a fine settembre 😀

Visitare l’università di Southampton: come arrivarci

Aggiornato: luglio 2013

Vista la notevole quantità di studenti italiani che negli ultimi tempi sono venuti a “trovarmi” per vedere com’è l’università di Southampton ho deciso di scrivere questo intervento per spiegarvi come raggiungere Southampton nel caso anche voi decidiate di venire a dare un’occhiata.

Prima cosa da prendere in considerazione: l’aeroporto. Il vincitore, per comodità e anche per numero di connessioni con gli aeroporti italiani è sicuramente Gatwick: esistono treni diretti che collegano la stazione di Southampton Central (o Southampton Airport volendo, che è anche più vicina all’università) con la stazione di Gatwick, che è praticamente parte integrante dell’aeroporto; il viaggio dura un paio d’ore, ma sempre e comunque meno che atterrando negli altri aeroporti londinesi. Per il viaggio in treno potete scegliere tra due opzioni:

  • con South West Trains, passare da nord prendendo il treno da Southampton Central o da Southampton Airport Parkway verso Londra, cambiando a Clapham Junction e prendendo un altro treno per Gatwick (generalmente al binario 13);
  • con Southern, prendere il treno da Southampton Central e passare da sud con un treno diretto che però ci mette un po’ di più.

Se per altri motivi decidete di atterrare in altri aeroporti il discorso si fa più complicato. Da Heathrow potete prendere il bus National Express, che vi porta direttamente in università; da Stansted o Luton vi conviene prendere la navetta Terravision fino alla stazione di London Victoria, da dove potete prendere il treno per Southampton cambiando a Clapham Junction (subito fuori Londra). Continua a leggere »

Ingegneria aeronautica a Southampton: anno 1, semestre 1

Considerato che la settimana scorsa ho ricevuto i risultati della mia prima sessione di esami, direi che è giunto il momento di tirare le somme su questo primo semestre di ingegneria aeronautica all’università di Southampton. Non sono somme importanti, e in effetti il primo anno nelle università inglesi non ha molta rilevanza per quanto riguarda la laurea che si otterrà alla fine del corso; si tratta sempre e comunque, però, di un importante riscontro che uno studente ha venendo dall’estero: il primo impatto con l’ambiente universitario inglese e la vita (quasi) completamente autonoma. Continua a leggere »

Laurea specialistica in Inghilterra: come iscriversi

A grande, grandissima direi, richiesta scrivo questo intervento per spiegare al popolo italiano, o perlomeno alla parte di esso interessata, a chi rivolgersi e cosa fare per iscriversi ad un corso post-laurea qui in Inghilterra. Ci tengo a sottolineare che sono un povero e indifeso studente del primo anno che non ha ancora la più pallida idea di quello che farà dopo aver ottenuto questa laurea, quindi prendete queste informazioni come riferimento e non per oro colato 😉

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Borse di studio in Inghilterra: aggiornamento

Come mi è stato fatto notare, si è reso necessario scrivere un aggiornamento sulla situazione borse di studio qui in Inghilterra. Ve l’avevo promesso ma poi non ho più avuto il tempo di farlo (diciamo pure che mi sono dimenticato :P).

Vi avevo scritto di rivolgervi a direct.gov.uk per fare la domanda per borse di studio ed eventualmente prestiti. Personalmente non ero interessato al prestito (che avrei potuto ottenere tranquillamente), e sfortunatamente non soddisfo i requisiti per ricevere una borsa di studio. Un’altra cosa che dovete assolutamente fare, però, è dare un’occhiata al sito dell’università in cui andrete. Oltre alle borse di studio elargite dal governo inglese, anche le singole università hanno borse di studio da assegnare ai propri alunni. Nel caso di Southampton, non è necessario fare alcuna domanda o richiesta in quando le borse di studio vengono attribuite automaticamente a chi di diritto.

In effetti, la settimana scorsa ho ricevuto un’e-mail seguita da una lettera, a sua volta seguita da un assegno di 1000£. Si tratta della R.J. Mitchell Scholarship for Academic Excellence Scholarship, attribuita dalla School of Engineering ai quaranta studenti che hanno ottenuto i risultati migliori l’anno precedente.

Quindi… controllate anche il sito della vostra università 😉

Università in Inghilterra: a presto la pagina dedicata

Un saluto a tutti i miei affezionatissimi lettori, questo è un altro intervento di servizio per segnalarvi la mia intenzione, considerato l’interesse che hanno riscosso le pagine dedicate all’università in Inghilterra, di creare una pagina dedicata a questo argomento, in modo che tutte le informazioni siano reperibili direttamente da lì e non negli interventi più o meno sparsi per il blog.

La creazione di questa pagina richiederà un po’ di tempo considerato che ho intenzione di riscrivere tutto da zero per creare un testo abbastanza organico e dotato di connessioni logiche 🙂

A presto

Natwest: gli sviluppi della faccenda

Considerato che adesso il mio conto corrente con Natwest è up and running, direi che è il caso di aggiornarvi su come si è evoluta la situazione da quando ho scritto il mio ultimo intervento.

Dopo circa una settimana dall’apertura del conto corrente sono arrivati a casa una serie di documenti, in ordine cronologico:

  • un documento che mi forniva il PIN della mia carta di debito, e che mi informava che nei giorni seguenti sarebbe arrivata la carta di debito vera e propria, insieme con le istruzioni per l’attivazione;
  • un documento che mi avvisava che nei giorni seguenti sarebbe arrivato un codice per attivare l’Internet Banking da casa;
  • la carta di debito vera e propria, con le istruzioni per l’attivazione. Attivabile tramite SMS, telefono, Internet o recandosi direttamente in filiale; io ho optato per quest’ultima possibilità in modo da attivare carta di debito ed Internet Banking in un colpo solo senza dover aspettare la lettera.

Dopo aver fatto ciò, tutti i servizi che avevo richiesto erano attivi: posso seguire da casa la situazione del mio conto e fare pagamenti (online e non) con la mia carta di debito. Contestualmente all’apertura dell’online banking ti chiedono se vuoi che ti venga spedito a casa un lettore di carte, che è necessario per fare determinate operazioni online, come ad esempio i bonifici. Una settimana dopo, eccolo là nella buca delle lettere 🙂

Una sola cosa strana mi è successa: l’altro giorno, non essendo ancora in possesso del lettore di schede per farlo da casa, sono andato in filiale per fare un bonifico all’università, e… mi hanno detto che non potevano farlo! Ma come? Sei una banca… com’è che non riesci a fare un bonifico? Vai a capire… ;(

Natwest: conto in banca per studenti internazionali

Ok, invece che fare il bravo studente universitario e studiare eccomi qua a scrivere! In realtà il corso vero e proprio deve ancora cominciare, quindi anche volendo non ci sarebbe niente da studiare (ancora per oggi solo, purtroppo), quindi non preoccupatevi 😉

Scrivo questo intervento per tenervi aggiornati sulla procedura di apertura di un conto in banca in Inghilterra quando si viene qui dall’estero per studiare, nel mio caso specifico con Natwest. L’impressione che ho avuto è che più o meno tutte la banche si equivalgono, quindi ho scelto Natwest visto che mi è stata fortemente consigliata da alcuni amici di famiglia.

Come già scritto in precedenza, se non si è stati residenti nel Regno Unito per almeno tre anni non sarà possibile aprire uno Student account (con tutti i privilegi che ne derivano); dovrete aprire un account di base (Step account ora si chiama Basic Account), che purtroppo non da diritto agli overdrafts (ad andare in negativo). Se proprio non volete rinunciare alla vostra identità di studente universitario, potete sempre scegliere l’opzione Advantage blue, che alla filiale on campus propongono come prassi. Con 6,95£ al mese (ma penso che vadano pagati in soluzione unica all’inizio, non sono sicuro) potete ricevere varie agevolazioni come una Railcard 16-25 per sconti sui trasporti inglesi, biglietti ridotti per vari eventi, un’assicurazione e altro; per ulteriori informazioni date un’occhiata alla pagina del sito Natwest. Io non l’ho stipulata, avendo già la Railcard e l’assicurazione dei miei beni, e mi sono limitato allo Step account da solo. Ognuno valuti e faccia le proprie considerazioni 🙂

Ho aperto il conto martedì, ho le coordinate bancarie e posso ricevere e fare bonifici recandomi in filiale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare per posta la carta di debito (assolutamente utile ed indispensabile), che poi dovrò attivare in filiale insieme all’internet banking, altra cosa decisamente indispensabile. Vi tengo aggiornati sugli sviluppi 😉

Alcuni consigli:

  • aprite il conto in banca prima (indicativamente una settimana, se ci riuscite) di averne bisogno, e tenete sempre abbastanza denaro in contante per campare almeno una settimana dopo l’apertura del conto (presupponendo che vogliate depositare il resto non appena avete aperto il conto), in questo modo evitate la scocciatura di andare in filiale e fare la coda per prelevare del contante finché non ricevete la vostra carta di debito;
  • andate nella filiale della banca presente on campus (se c’è), lì sono abituati ad avere a che fare con gli studenti quindi avrete generalmente meno problemi (ad esempio, qui non richiedono documenti che invece la filiale di Wimbledon della stessa banca richiede);
  • non lo troverete scritto da nessuna parte, ma nel caso non ve lo aspettiate ricevere bonifici dall’estero, come accade generalmente con gli studenti finanziati dai genitori, costa, con Natwest, 7£ per operazione, costo che aumenta con l’aumentare dell’importo ricevuto (non ho ancora sperimentato, vi terrò aggiornati anche su questo);
  • se andate nella filiale on campus dell’università di Southampton e vedete un’impiegata brutta, con gli occhi azzurri (di vetro, probabilmente… ok, questa era cattiva) e dall’aria scazzata, statevene bene alla larga!

Fine?

Sarà la decima volta che ricomincio daccapo questo intervento, ogni volta che lo finisco mi rendo conto di aver scritto un mucchio di cavolate e lo cancello.

Bene, come avete già letto negli interventi precedenti quest’anno ho concluso la scuola superiore, e devo ammettere che è una sensazione strana. Non certo spiacevole, ma strana. Dopotutto, bene o male, sono 13 anni che vado a scuola, non sono pochi. Ogni estate passata con la terribile prospettiva di ricominciare l’anno scolastico a settembre ormai è acqua passata. E queste considerazioni in fondo portano con loro un sacco di malinconia, ma non intesa in senso negativo, una dolce malinconia. Non doversi più alzare alle 7.00 in punto – se non prima – ogni mattina, non dover più passare il pomeriggio con la preoccupazione assillante “oddio-domani-mi-interroga” (lo passerò, infatti, frequentando i corsi :S). Poi quando incontro qualcuno che bene o male ha fatto parte di questi ultimi cinque anni al Torri mi viene da ripensare a tutti i momenti allegri passati in quella scuola, a tutte le cazzate e tutte le risate, e mi viene da sorridere. Sì, perché in fondo non sono stati cinque anni di scuola, con la parola “scuola” pronunciata con la puzza sotto al naso, ma sono stati cinque anni di vita. La cosa triste è che fino a che non si è arrivati in fondo si è troppo impegnati a smadonnare contro compiti ed interrogazioni e non ci se ne rende conto.

(ok, solo l’1% dei lettori condividerà questo punto di vista sulla scuola superiore, ma non mi interessa :P)

Ora inizia una fase nuova: niente più IMV, niente più cinema, entrambe attività che mi hanno formato e che hanno contribuito a creare la mia personalità ed il mio modo di atteggiarmi nei confronti degli altri. Chissà come procederanno le cose… forse mi laureerò in ingegneria aeronautica e troverò lavoro in Italia (sempre ammesso di riuscire a farmi riconoscere la laurea), forse rimarrò a lavorare su in Inghilterra e mi farò riconoscere direttamente la professione, forse nemmeno quella; forse invece collasserò dopo un mese e tornerò in Italia con la coda tra le gambe, possibilità da non escludere prima del tempo.

La pubblicazione di questo intervento è programmata per il 25 settembre alle 10.00, ovvero quando sarò in volo verso questa nuova avventura 🙂

Un saluto a tutti i miei affezionati lettori, incrociate le dita per me!

Riconoscimento di un titolo di studio inglese in Italia

Vedi anche questo articolo (che è molto meglio)

Come al solito, l’Italia deve distinguersi dal resto del mondo e non  aderire agli standard europei per quanto riguarda i titoli di studio universitari. 🙂 Nessun procedimento automatico o meramente burocratico: per ottenere il riconoscimento bisogna innanzitutto dotarsi della cosiddetta “dichiarazione di valore” del titolo di studio di cui si è in possesso, da richiedere al consolato italiano del Paese in cui si studia (nel mio caso, al consolato italiano vicino a Victoria station a Londra). In seguito bisogna rivolgersi ad un’università italiana e fornire tutti i documenti necessari riguardanti la laurea di cui si è in possesso (eventualmente tradotti in italiano) in modo che essa possa valutare gli esami sostenuti, compararli ai propri e decidere se riconoscere il titolo integralmente o se richiedere di dare eventuali esami aggiuntivi.

In alternativa, si può trovare lavoro all’estero come laureato e farsi riconoscere in Italia solamente la professione (e.g. ingegnere aeronautico), ma non il titolo accademico vero e proprio.

Come nota aggiungerei che se l’intenzione è quella di lavorare nel privato, molto spesso la laurea inglese (o di altro Paese europeo) viene accettata così com’è e non si rende necessario alcun processo di riconoscimento. In alcuni casi, anche nei concorsi pubblici la laurea estera viene accettata così com’è.

Per ulteriori informazioni consultare il sito del CIMEA.