Apre Ciné Museum, il museo del cinema di Bolzano

Venerdì 18 ottobre 2016 apre a Bolzano Ciné Museum, uno spazio espositivo che si prefigge l’obiettivo di raccontare l’ultimo secolo di cinema attraverso una collezione di oggetti che ne hanno fatto parte. Il museo è stato allestito grazie al paziente lavoro di Natalino Bernato, che in passato ha gestito numerose sale in territorio altoatesino e non solo.

Lo spazio espositivo si trova in zona industriale a Bolzano, in via J. Kravogl 8 (clicca qui per visualizzare la mappa), e contiene svariati oggetti tra cui vecchi proiettori a pellicola in vari formati tra cui 35mm e 70 mm, proiettori laser, riavvolgitori di pellicola, proiettori digitali, strumenti per il montaggio di film, schermi, diffusori, e varie altre attrezzature da cinema.

Il museo può essere raggiunto in automobile cercando parcheggio nelle vicinanze, oppure con l’autobus (la linea 6, 111 e 10A/B passano nelle vicinanze) od in treno (10 minuti a piedi dalla stazione di Bolzano Sud).

Al momento non è disponibile un sito internet per il museo, vi rimando alla pagina facebook di Ciné Museum per ulteriori informazioni.

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Il cinema dice addio alla pellicola 35 mm

Proprio quest’anno, il 2013, siamo a cavallo del grande cambiamento. Per la prima volta dopo più di 100 anni la pellicola da 35mm lascia le sale cinematografiche di tutto il mondo, per far spazio al digitale. Il numero di proiettori digitali installati ha superato il numero di proiettori a pellicola, e questo trend continuerà negli anni a venire. Alcuni film già vengono rilasciati esclusivamente in digitale, e diventerà sempre più difficile reperire copie stampate su pellicola, fino a che nel giro di qualche anno tutto ciò che rimarrà saranno i film storici e d’archivio.

Stiamo andando incontro ad un cinema più sterile, un cinema senza proiezionisti! Così se c’è un guasto o qualcosa da regolare, magari anche di semplice, nessuno saprà dove mettere le mani e i clienti saranno rimandati a casa con un biglietto omaggio per la volta successiva.

In questo momento mi trovo accanto ad un proiettore Cinemeccanica Victoria 8, impegnato a proiettare (il proiettore, non me) Lo Hobbit, una copia lunga più di 4,6 km. Sta scomparendo uno dei lavori più belli e affascinanti in assoluto, ed io sono stato fortunato abbastanza da poterlo imparare e raccontare… giusto in tempo.

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La fine del cinema… Eden

Anche l’ultimo cinema monosala rimasto a Bolzano chiude oggi i battenti, dopo 98 anni e mezzo di attività. Ciao cinema Eden.

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CENTRALE, ASTRA, BOCCACCIO, CORSO, COSTELLAZIONE, ROMA,
COLUMBIA, VITTORIA, AUGUSTEO, DRUSO, CONCORDIA

Uno dopo l’altro i gestori delle sale cinematografiche bolzanine si sono arresi al cambiare dei tempi. Anche il cinema Eden, originariamente aperto in via Portici 30 e trasferito in via Leonardo da Vinci nel 1913, termina oggi la sua attività, e con esso sparisce l’ultimo “cinema di una volta” di Bolzano.

Nonostante l’impegno e la passione di una famiglia che da due generazioni si occupa di cinema e gli sforzi profusi al fine di rimanere competitivi in un mercato in cui per i piccoli non c’è più posto, la concorrenza generata in seguito all’apertura della nuova multisala e l’impossibilità di ottenere un qualsiasi tipo di sostegno economico dalla Provincia di Bolzano in quanto attività commerciale, hanno contribuito a rendere la situazione economicamente insostenibile, portandoci a prendere questa decisione. Anche una possibile trasformazione in cinema d’essay fondando un’associazione culturale non si è potuta concretizzare a causa della indisponibilità di fondi statali o provinciali. Inoltre, il consistente miglioramento della qualità delle proiezioni, ottenuto grazie al noleggio di un proiettore digitale, e la proposta di contenuti alternativi quali l’opera in diretta satellitare non hanno portato i risultati sperati.

La chiusura di questa sala è più della semplice cessazione di un’attività commerciale. Rappresenta la sconfitta delle piccole realtà locali, non più in grado di competere con i giganti che possono contare su una base economica molto più solida. Rappresenta la sconfitta delle persone che amano fare il proprio lavoro di fronte alle impietose leggi del mercato. Rappresenta la fine di una concezione del cinema ormai tramontata e nascosta dietro al “fragore” delle multisale. Continua a leggere »

Splendor (1989)

L’altro giorno ho scoperto per caso un nuovo film sulla morte del cinema “tradizionale”. Questa tematica fa venire in mente immediatamente il celebre Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. E forse è proprio la presenza di questo capolavoro ad oscurare Splendor, film del 1989 diretto da Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Massimo Troisi. Le similitudini sono molte, a partire dalla trama, ma anche la colonna sonora e l’ambientazione.

Splendor narra la storia di un cinema di Arpino, piccola cittadina del Lazio in provincia di Frosinone, il cui gestore è costretto a chiudere a causa dei guadagni ormai inesistenti dopo un periodo di attività molto redditizio, principalmente a causa dell’avvento della televisione. Il piccolo cinema Splendor cercò di salvarsi proponendo rassegne culturali e prendendo in considerazione l’idea di trasformarsi in un cinema a luci rosse, se non fosse che il gestore, che si era occupato di cinema fin da piccolo, non trovò il coraggio di prendere questa decisione. Infine, nonostante le continue proposte e le richieste del proiezionista, venne presa la decisione di vendere il locale. Il film si conclude con una scena molto bella, in cui proprio al momento dell’ultima chiusura la sala viene riempita dagli abitanti di Arpino, venuti a dare un ultimo saluto al loro cinema.

Per chi volesse acquistare il DVD: Amazon

Mine Vaganti – Recensione

Mine Vaganti è un film che ho visto appena uscito nei cinema, in marzo 2010. Da allora l’ho guardato, riguardato e guardato ancora, decine di volte. Eppure sento che c’è ancora qualcosa che mi sfugge di questo film, qualche messaggio che ancora non sono riuscito a cogliere. Forse mi sbaglio ma… è una specie di presentimento.

Mine Vaganti è un film che, nonostante sia focalizzato sulla tematica dell’accettazione dell’omosessualità nella società italiana di oggi, vuole in realtà toccare una tematica molto più ampia e relativa al tradizionalismo di alcune famiglie, soprattutto quelle meridionali, che fanno fatica ad accettare quando le cose non vanno come è previsto e pianificato che vadano. L’omosessualità non viene trattata in maniera pesante, al contrario viene presentata in maniera molto naturale e spontanea. Continua a leggere »

L’opera al cinema Eden di Bolzano

E’ programmata per mercoledì 28 settembre alle ore 20 al cinema Eden di Bolzano la prima puntata di un esperimento che, speriamo, durerà anche nei prossimi mesi: l’Opera al cinema.

Grazie ad un collegamento satellitare con il network Microcinema saremo infatti in grado di proiettare sul grande schermo l’opera lirica Faust di Gounod, cantata in francese e sottotitolata in italiano, in diretta dalla Royal Opera House di Londra. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati che non possono partecipare dal vivo! La durata dell’evento è di circa 4 ore e il biglietto d’ingresso cosa 15,00 € (posto unico).

Come detto in precedenza questo è il primo appuntamento di un ricco programma che prevede, tra l’altro, la trasmissione degli eventi del Festival Lirico di Torre del Lago, l’evento di apertura della stagione alla Scala e altro ancora.

Per ulteriori informazioni www.cinemaeden.bz.it/home.php?p=opera

Non si può fare tutto e bene: Google Movies

Google mi impressiona ogni volta per la quantità di informazioni che riesce a raggruppare e a mettere a disposizione di chiunque abbia una connessione ad internet. Molte informazioni vengono rese reperibili in gran segreto, senza che nessuno se ne accorga… fino a che non ci incappa cercando, ad esempio, informazioni sui voli aerei (guardate in cima ai risultati di ricerca). Voli, conversione tra unità di misura e valute, semplici operazioni matematiche e molto altro.

Tra le varie informazioni messe a disposizione ci sono anche gli orari dei film in programmazione in una certa zona. Il servizio, al quale si può accedere digitando google.com/movies, indicizza automaticamente i siti internet dei cinema nelle varie località e permette di visualizzare gli orari di programmazione semplicemente scrivendo, nella parte sinistra della pagina, l’area in cui ci si trova. Ad esempio, questi sono in film in programmazione vicino a Bolzano.

Il problema, in questo caso, è che il sistema di indicizzazione e aggregazione delle informazioni è assolutamente rigido e blindato. Non c’è modo di segnalare un errore, rettificare un orario, oppure segnalare un altro cinema (e ce ne sarebbero molti altri in zona). Il rischio è che la gente che come me si fida (quasi) ciecamente di Google, prenda per buone queste informazioni, iniziando a frequentare solamente le sale segnalate dal sito e continuando ad ignorare la presenza di altri cinema (a Bolzano ci sono anche il cinema Eden ed il Cineforum).

Io ti ringrazio, Google, per la tua onnipotenza, ma… se fai le cose, falle bene!

La storia del cinema Eden a Bolzano – I primi 30 anni

Il cinema Eden nasce il 22 dicembre 1907 in via Portici 30, ospitato presso le sale del palazzo del Comune di Bolzano, tutt’ora esistenti, al primo piano. Allora si chiamava Theater-Kinematograph, e i film proiettati erano principalmente produzioni straniere, principalmente francesi, danesi e tedesche. La sala veniva gestita da Anton Schlumprecht, già possessore di una licenza per proiettare film ad Innsbruck, e la sala bolzanina divenne a tutti gli effetti una filiale dell’azienda enipontana. Nel 1908 la gestione passò a Paul Gutweniger, che fino ad allora aveva lavorato nella stessa sala come cassiere. Nel 1909 la sala venne rilevata dalla signora Anna Depaoli. Le proiezioni si svolgevano dalle 16 alle 21 nei giorni feriali e dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 21 nei festivi, come al Welt-Biograph (altro cinema bolzanino), e duravano un’ora ciascuna. Nonostante la collocazione potesse essere migliore, il cinematografo ebbe fin da subito un successo strepitoso.

La necessità di effettuare brevi ma importanti lavori di manutenzione per migliorare la qualità della proiezione portò la direzione del cinema a chiudere spesso la sala durante i primi anni di esercizio, anche se per brevi periodi. Per miglioramenti di natura architettonica, la sala restò chiusa dal 6 al 18 aprile 1908. Il 4 febbraio 1909, a causa di una scintilla durante una proiezione, scoppiò un incendio nella cabina di proiezione, che venne presto spento grazie all’intervento di alcuni militari presenti in sala che si precipitarono a prendere dell’acqua da via Streiter, dove allora scorreva un ruscello. La responsabilità venne attribuita a Schlumprecht, che aveva l’abitudine di assumere proiezionisti molto giovani ed inesperti per risparmiare sui costi di gestione, sia ad Innsbruck che a Bolzano; nel caso del Theater-Kinematograph, il proiezionista era un quindicenne. Tra le migliorie apportate alla sala in questi anni figurano anche la sostituzione dei proiettori con un nuovo modello che riduceva lo sfarfallio delle immagini, nonché una riorganizzazione dei posti in sala con lo scopo di ridurre il fastidio arrecato agli spettatori quando un ritardatario prendeva posto a spettacolo iniziato. Dopo alcuni mesi di chiusura, l’11 settembre 1909 la sala venne riaperta con la nuova denominazione “Eden-Theater”. Con la riapertura vennero introdotti per la prima volta intermezzi musicali tra gli spettacoli, e per l’occasione venne acquistato un pianoforte da una famosa ditta viennese. Particolare attenzione venne dedicata dalla direzione del cinema proprio all’aspetto musicale, e famosi musicisti austriaci vennero assunti per suonare durante le proiezioni e negli intermezzi (i film, al tempo, erano ancora muti). Se da un lato la presenza del pianoforte in sala veniva apprezzata dal pubblico, dall’altro le proteste dei residenti in zona portarono il comune di Bolzano a fissare un’ora massima dopo la quale non poteva più essere suonata musica in sala. Vennero inoltre cambiati nuovamente i proiettori, per rimanere al passo con il veloce avanzare della tecnologia. Continua a leggere »

Il cinema in 3D? No, grazie

Qualcuno mi spiega cosa ci trovate di tanto bello ed interessante nel cinema in 3D? Pagare il biglietto 2/3 euro in più? Indossare degli occhialetti da pochi euro per due ore? “Ci vado anche io perché ci vanno tutti e quindi è figo?”

Che poi diciamocelo, quello che chiamano 3D in realtà non è vera tridimensionalità, ma semplicemente prendere qualche elemento e metterlo in primo piano rispetto agli altri, muovendolo nello spazio (necessariamente limitato) in maniera più o meno dinamica e più o meno riuscita. Ma tutti gli elementi, davanti o dietro che siano, rimangono bidimensionali di per sé. E la prova di questo finto 3D sono i film che vengono girati nel modo “classico”, e poi riadattati in postproduzione per distribuirli come tridimensionali. Ora ditemi, come può essere tridimensionalità questa? Cosa aggiunge ad un film, in che modo lo arricchisce? La tridimensionalità c’è già in qualsiasi altro film tradizionale: è nella nostra mente, grazie alla prospettiva, da sempre usata dal cinema e dalla fotografia. Ma no, signori, di colpo l’umanità è diventata più esigente. Senza 3D non si sopravvive, non ci si diverte, e visto che ci siamo cominciamo a produrre anche le televisioni tridimensionali!

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Società Gestione Cinema: la vostra pubblicità nelle sale cinematografiche

Volete promuovere la vostra attività con una campagna pubblicitaria che includa anche le sale cinematografiche, dell’Alto Adige ma non solo?

E’ proprio di questo che si occupa Società Gestione Cinema, offrendovi un pacchetto completo dalla realizzazione di uno spot pubblicitario su misura alla sua proiezione nelle sale cinematografiche. Al momento l’azienda detiene l’esclusiva sulla programmazione pubblicitaria al cinema Eden e Filmclub (ex Capitol) di Bolzano, ma è possibile proiettare gli spot anche in altre sale.

Società Gestione Cinema offre inoltre altri servizi, tra cui la realizzazione di video aziendali, stampa su pellicola cinematografica 35mm e digitalizzazione di filmati incisi su supporti analogici. I video aziendali sono realizzati in modo tale da poterne estrapolare brevi spot pubblicitari.

Perché pubblicizzare la mia attività nei cinema? Al contrario di quanto avviene in televisione, con i poster pubblicitari o nelle riviste, la pubblicità al cinema è parte integrante della proiezione di ogni film e attira l’attenzione della quasi totalità delle persone presenti in sala. La qualità e le dimensioni dell’immagine, garantite da apparecchi digitali di ultima generazione e da filmati acquisiti nativamente in alta definizione, nonché gli impianti sonori di livello cinematografico e l’atmosfera rilassata fanno in modo che il vostro messaggio non passi inosservato. Senza dimenticare che il cinema permette di selezionare accuratamente il vostro target, rendendo possibile l’individuazione di un pubblico che risponda a determinate caratteristiche e rendendo quindi ancora più efficace la campagna pubblicitaria.

Per ulteriori informazioni consultate il sito di Società Gestione Cinema e mettetevi in contatto per organizzare un colloquio con un rappresentante!

Cos’è il cinema – riflessioni di un proiezionista

Lo ammetto, questo articolo non è altro che un copia-incolla di una lettera di un lettore pubblicata su Screentrade (una rivista per sale cinematografiche che arriva a Union Films). Leggete signore e signori, leggete… e riflettete.

When I was a teenager, over a decade ago, I trained up as a projectionist at the Odeon Hemel Hempstead. This was long before the days of single operators running the kiosk, tearing tickets and playing the film out.

Although my job was mainly front-of-house – either in the kiosk/Hagen Daz bar or cashiering at the box office – I convinced my boss to let me train two days a week up in the booth. At that time, the cinema had something lacking in most provincial cinemas today, an actual team of projectionists. This team usually comprised the old pro (the chief) who’d been there fer decades, the young buck just getting started and the jaded geek only doing it as a stop-gap.

For two days a week I got a sample of this noisy often very active, and usually fairly grubby environment – and ‘yes’ (among other pranks) they did send me out to buy elbow grease, cue-dots and left-handed screwdrivers, but ‘no’, I never fell for it!

The point was that one of the first things I learned, before lacing-up and splicing, was the importance of the show. To the projection squad, playing a film wasn’t just about ‘lacing-up and pressing play’, instead, it was all about ‘a performance of light, sound and curtain-up’.

When I go to cinemas today, I sit in a comfy chair with a cup-holder and good legroom and look at a white screen until the ads start. Then the film plays. The you leave. Back when I trained, though, I was told you had to dim the various light at just the right time, and in just the right order – fade up the sound, start the picture rolling and then open up the curtains, all timed to perfection.

When the ads ended (filmed in widescreen), and the trailer begun (scope), you repeated the process for the lens-changes, fading down the sound and the music up before closing the curtains and turning on the mid-lights. The lens was changed and the process repeated in reverse to get the trailers started and you stayed there until the film began playing before going off to check the status of other films, doing regular 20-minute checks in between.

I hadn’t experienced that in nearly a decade – ‘the theatre of the film’ – as I’ve since only been to major cinemas staffed by multi-tasking customer service/technical operators for whatever job title happen to be current.

Then, last year, I went to see State of Play at the Empire West End (formerly the Empire Leicester Square) and the performance was back: an usher – equipped with a torch – showed me to my numbered seat; the lights and curtain routines did as expected, along with the necessary lens changes and all the ‘fading and raising’ was done to a turn. Finally, the staff at the exit door said ‘goodbye’ on the way out, and that is the way cinema should happen.

Okay, so I had nowhere to put my drink, and the legroom was a bit tight, but the experience left me in good spirits afterwards, and contributed only in part by the film itself.

Cos’è il cinema? Se vogliamo, ogni persona ha una propria idea di cinema. Continua a leggere »

Il 3D al cinema

Ecco a voi un altro intervento pseudo-tecnico per spiegare in due parole come funziona il 3D al cinema! Premetto che per quanto la mia esperienza lavorativa nei cinema si sia prolungata adesso per qualche anno, non ho mai fatto proiezioni in 3D, né ho mai lavorato in cinema equipaggiati per il 3D, quindi più di tanto esperto non sono 🙂

Prima di iniziare a leggere quanto segue è bene ribadire un concetto base per capire come funzionino le tecniche di proiezioni in 3D: la percezione (illusoria) della terza dimensione da parte del cervello umano è ottenuta fornendo all’occhio destro un’immagine leggermente diversa da quella fornita all’occhio sinistro, proprio come se ci si trovasse di persona ad osservare la scena (gli occhi hanno un punto di vista leggermente spostato l’uno rispetto all’altro). Per raggiungere questo obiettivo ci sono varie tecniche, molto differenti tra loro, ma che portano allo stesso risultato. Continua a leggere »

L’audio sulla pellicola cinematografica

Come sapete sono un appassionato sfegatato di cinema, e non so bene il perché ma ho deciso di condividere con voi questa immagine, trovata su Wikipedia, che mostra le diverse tracce audio incise su una classica pellicola cinematografica da 35 mm.

Le tracce audio su una pellicola 35mm

Ecco una breve spiegazione di quello che trovate tra le tracce audio (nell’immagine qua sopra da sinistra a destra); se volete saperne di più, cliccate sul titoletto 😉 Continua a leggere »

Nuovo sito Internet per il cinema Eden

Ho il piacere di annunciare che oggi il cinema Eden di Bolzano ha cambiato sito internet! L’indirizzo è sempre lo stesso, ma è cambiata completamente la grafica del sito e la gestione del contenuti (anche se da utenti non ve ne rendete conto).

Si tratta di un classico sito scritto in php e mysql, che fa largo uso degli stili CSS per la grafica. Il sito è stato fatto da me e l’idea è di continuare a svilupparlo e tenerlo aggiornato aggiungendovi funzionalità che potreste trovare utili, quindi se da utenti avete suggerimenti su come migliorarlo non esitate a scrivermi e le proposte verranno valutate ed eventualmente applicate.

Nota a margine: una feature carina usata nel sito è Fancybox, utilizzata per mostrare i trailer dei film. A breve pubblicherò un articolo che spiega cos’è e come si usa 🙂 Se siete interessati… rimanete sintonizzati! 😉 (toh, ho fatto pure la rima…)

Perché si strappa il biglietto al cinema

Poi non si dica che non sono attento ai desideri dei miei lettori 🙂 L’altro giorno ho visto che qualcuno e’ sbarcato sul mio blog cercando su Google “perché si strappa il biglietto al cinema”. Sara’ che questa domanda mi ha divertito, ma ho sentito un impellente bisogno di scrivere una risposta, anche se in realtà non lo so con precisione nemmeno io.

Ebbene, questa notizia vi sembrerà strana e sono sicuro che susciterà in voi un certo scandalo, ma il biglietto si strappa per lo stesso motivo per il quale bisogna obliterare il biglietto quando si sale sull’autobus: per evitare che possiate entrare due volte con lo stesso biglietto! Strano a dirsi, eppure…

La striscetta di carta che rimane al cinema va poi conservata fino a fine giornata per eventuali controlli della SIAE (quella brutta bestia).