Aggiornare il firmware dei cellulari Nokia

Aggiornare il firmware (o il software, o chiamatelo come volete) dei cellulari Nokia è diventato molto più facile che in passato: ognuno può infatti farlo direttamente da casa propria, utilizzando un’applicazione rilasciata dalla Nokia stessa, Nokia Software Updater.

Prima di installare questo programma è però necessario installare l’ultima versione di Nokia PC Suite sul proprio computer. Tramite questo programma è poi possibile fare un backup di tutti i dati contenuti nel proprio cellulare, rubrica e messaggi compresi. E’ esseziale fare una copia di backup dei dati contenuti nel vostro cellulare (a meno che non ve ne importi niente di quello che avete nel cellulare o lo vogliate cancellare di proposito in seguito), poiché l’aggiornamento del firmware è un’operazione molto delicata e se qualcosa va storto potrestre rendere il cellulare inutilizzabile con la conseguente perdita dei dati contenuti in esso. Accertatevi che il livello di batteria sia abbondante, e nel dubbio collegate il cellulare alla rete elettrica; mettete in conto almeno un 15/20 minuti per portare a termine l’aggiornamento 🙂

Dopo aver fatto tutto questo, collegate il cellulare al PC tramite cavo USB (altre modalità non sono consentite) e avviate Nokia Software Updater; sarà sufficiente seguire la procedura guidata per portare a termine l’aggiornamento. Non spaventatevi se durante l’operazione lo schermo del cellulare diventa nero o se accadono cose “strane”, è del tutto normale 😉

Nokia E65 e il cavo USB

Ma io mi chiedo: era difficile per i progettisti Nokia fare un cavo di collegamento al PC che funzionasse? Evidentemente sì! 😀 Fatto sta che l’altro giorno volevo aggiornare il firmware del mio Nokia E65; generalmente collego il cellulare via Bluetooth, ma poiché il programma di aggiornamento del firmware non ne voleva sapere di funzionare con il Bluetooth, ho dovuto collegare i due apparati tramite il cavo in dotazione al cellulare… risultato: cavo difettoso e cellulare inutilizzabile, che domani dovrò portare al centro Nokia, sperando che la riparazione avvenga in tempi brevi. Le ho provate veramente tutte ma non c’è verso di farlo rinascere “in casa” 🙁

Per ora quindi ho rimediato un vecchio Nokia 3310 (eheh un mito!) che a portarlo in giro sembra di avere una palla da bowling in tasca 😀

Concorso al Torricelli

L’altro giorno mi è capitato tra le mani un volantino della mia scuola nel quale ho letto che il liceo organizza un concorso “con lo scopo di onorare la figura dello scienziato” (cit.) che invita ogni studente a svolgere un esperimento o un’attività di ricerca su una tematica legata in qualche modo allo scienziato/fisico/matematico Evangelista Torricelli (che fantasia, eh? 😀 ). I lavori migliori verranno premiati con una piccola somma in denaro che, per quanto piccola, fa sempre comodo (500 euro non li butterei proprio via 😀 ). Ho quindi deciso di partecipare, assieme alla mia esimia compagna di classe Ilaria Marangoni Margoni. Siamo ancora nella fase di definizione del progetto, ma a quanto pare abbiamo trovato un accordo sul tema principale da trattare – che al momento rimane coperto da segreto nazionale.

Detto questo, considerata anche la scarsissima pubblicità fatta a questa iniziativa (secondo me ne avrebbe meritata di più), invito ogni eventuale lettore del Torri a NON partecipare al concorso, in modo che il nostro sia l’unico lavoro ad essere presentato.

Baci e abbracci 😀

Bottega del Matematico: conclusione e considerazioni finali

E anche quest’esperienza è giunta al termine 😀 Si è conclusa ieri con l’esposizione dei vari gruppi dei rispettivi lavori, e devo dire che erano tutti interessanti. Devo ammettere che l’esperienza è stata molto meglio del previsto, sia per quanto riguarda il clima che si è creato (nonostante ovviamente i primi momenti di incertezza), sia per quanto riguarda i contenuti matematici veri e propri delle lezioni, non certo facili ma affrontati secondo me nella maniera più adeguata. Molto bravi i professori intervenuti, Italo Tamanini e Domenico Luminati dall’università di Trento e Simonetta Di Sieno dall’università di Milano. Anche l’ostello non era da meno, una bella struttura ristrutturata di recente (con una cucina ottima e abbondante, aggiungerei 😛 ). Sinceramente, nonostante fosse un po’ isolata e “fuori dal mondo”, mi è piaciuta anche la la location scelta per questo evento, Salorno: questi paesini hanno certamente tanti lati negativi, ma hanno un loro indiscutibile fascino. Come ho già detto, oltre ad aver conosciuto persone simpatiche e ad aver rivisto alcuni amici di vecchia data che era da anni che non vedevo, ho avuto l’opportunità di venire a contatto con un mondo praticamente sconosciuto, quello universitario, anche se in maniera limitata e per un periodo molto breve. Queste esperienze, secondo me, insegnano ad apprezzare la matematica e soprattutto fanno capire come essa sia importante anche al di fuori del contesto meramente scolastico o teorico, e che anzi essa ha innumerevoli risvolti pratici. Volevo quindi cogliere l’occasione per ringraziare – se mai incapperanno in questo blog – gli organizzatori e i professori che hanno partecipato e hanno fatto di tutto per organizzare lezioni piacevoli e momenti allegri, e non per ultimi i miei “compagni d’avventura” che hanno contribuito a rendere quest’esperienza così positiva per tutti.

A breve caricherò sul blog la presentazione che il nostro gruppo di lavoro ha creato sulla geometria della sfera 😉

In diretta dalla Bottega del Matematico

Buongiorno a tutti,

come vedete mi trovo qui a scrivere di prima mattina (o almeno per me è così) da una delle sale messe a disposizione dalla Noldin Haus di Salorno per la Bottega del Matematico. Questa casa, oggi ufficialmente ostello ma praticamente centro giovanile, ha una storia particolare: durante il fascismo veniva utilizzata per le cosiddette Katakombenschulen, ovvero per tenere in segreto lezioni in tedesco alle persone che volevano continuare ad esercitare la loro lingua nonostante l’imposizione dell’italiano da parte del governo.

Passando a qualcosa di più attuale, l’edizione 2009 della Bottega del Matematico, che come ogni anno ospita 20 studenti, tre professori universitari (due da Trento e uno da Milano) e tre tutors dalle scuole superiori dell’Alto Adige, prevede la suddivisione degli studenti in tre gruppi, ognuno dei quali affronta un argomento specifico. Io sono nel gruppo della geometria della sfera (lo spevate che la retta sulla sfera diventa una circonferenza massima? e che non esistono rette parallele?); gli altri due gruppi studiano invece i nodi e l’infinito.

Le lezioni si svolgono la mattina dalle 9 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14 alle 18. E’ effettivamente un po’ pesante come orario ma gli argomenti sono interessanti e soprattutto l’insegnamento è valido. Tra le attività finali che prevede questa esperienza c’è una lezione da tenere alle scuole medie di Salorno su questi temi (dai rispettivi gruppi) e un’esposizione finale del lavoro di ognuno dei tre gruppi alla presenza di “persone importanti” (cit.) 🙂

Bene, per oggi è tutto… al prossimo aggiornamento! 😉