Mentre alcuni Paesi hanno convenzioni che stabiliscono il riconoscimento automatico del titolo di studio conseguito all’estero, rendendo la procedura di riconoscimento una mera formalità burocratica (come ad esempio l’Austria), altri Paesi tra cui l’Inghilterra non godono di tali convenzioni e la procedura di riconoscimento è più lunga e complessa (e costosa). Bisogna innanzitutto distinguere lo scopo, poiché esistono procedure differenti:

  • riconoscimento del titolo di studio (fine a sé stesso, per l’abilitazione alla professione o per la prosecuzione degli studi);
  • iscrizione ad una laurea specialistica;
  • riconoscimento della professione nel caso di professionista iscritto ad un albo regolamentato all’estero (ingegnere, avvocato, ecc.);
  • partecipazione a concorsi pubblici.

Riconoscimento del titolo di studio

Se si desidera ottenere un titolo di studio fine a sé stesso, per accedere all’esame di abilitazione professionale (avvocati, ingegneri, ecc.) o per la prosecuzione degli studi ove sia richiesto un titolo accademico, bisogna fare domanda ad un’università italiana affinché venga riconosciuta la laurea conseguita e rilascino il titolo italiano equivalente. Ovviamente bisogna scegliere un’università che abbia un corso analogo a quello seguito, e l’esito della domanda è interamente a discrezione dell’università, a seconda di quanto siano sovrapponibili il corso seguito e quello offerto dall’università italiana; in questo senso, università italiane diverse potrebbero rispondere in maniera molto diversa ad una domanda di riconoscimento. Il riconoscimento potrebbe essere completo, oppure si può profilare la necessità di sostenere degli esami aggiuntivi o discutere nuovamente la tesi.

La documentazione necessaria per questa procedura è generalmente la seguente:

  • diploma di maturità
  • diploma di laurea
  • dichiarazione di valore rilasciata dal consolato italiano all’estero
  • lista degli esami sostenuti con voto
  • contenuto dei corsi seguiti
  • documento di identità

Alcune università, tra le quali il Politecnico di Torino, accettano anche i programmi dei corsi (e solo questi) in lingue diverse dall’italiano (inglese, francese, spagnolo, portoghese), permettendo quindi di risparmiare qualche soldo.

Iscrizione ad una laurea specialistica italiana

Come requisito d’ingresso per una laurea specialistica italiana, la maggior parte delle università accettano un titolo di studio estero, senza quindi dover ottenere l’equipollenza per la laurea triennale. E’ comunque possibile che sia necessario sostenere un test d’ingresso per verificare le competenze dello studente.

Riconoscimento della professione (fonte)

Se si è iscritti ad un albo professionale in un paese appartenente all’Unione Europea, secondo le normative sulla mobilità europea la professione viene riconosciuta anche in Italia. Bisogna fare apposita richiesta al Ministero della Giustizia (che si occupa anche di riconoscimenti da Paesi extracomunitari), e se necessario il candidato potrebbe dover sostenere delle “misure compensative” in forma di tirocini o prove attitudinali nel caso in cui il Paese in cui si esercita la professione abbia requisiti inferiori rispetto all’Italia, e comunque in ogni caso se la commissione lo riterrà opportuno. Le domande vengono esaminate mensilmente da una commissione ed è opportuno allegare alla domanda quanta più documentazione possibile a supporto delle proprie capacità professionali.

Partecipazione a concorsi pubblici (fonte)

Se il vostro obiettivo è poter partecipare ad un concorso pubblico, sappiate che è possibile farlo anche senza un titolo di studio italiano. Bisogna però fare domanda al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Pubblica Istruzione, che approverà o rigetterà la richiesta dopo aver analizzato e deciso se il percorso di studi del candidato è sufficientemente completo per la partecipazione al concorso. La domanda da fare al ministero richiede la seguente documentazione:

  • fotocopia del documento d’identità
  • fotocopia del titolo di studio estero con traduzione legalizzata
  • dichiarazione di valore
  • lista degli esami sostenuti con voto
  • contenuto dei corsi seguiti

Questa richiesta va fatta per ogni concorso pubblico al quale si vuole partecipare. Dopo aver presentato la domanda si può prendere parte al concorso, ma anche se lo si supera bisognerà aspettare l’esito della richiesta dal Ministero per poter accettare l’impiego. Se si vuole avere la sicurezza di poter sempre partecipare, è necessario far riconoscere ufficialmente il titolo di studio.

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