Considerato che la settimana scorsa ho ricevuto i risultati della mia prima sessione di esami, direi che è giunto il momento di tirare le somme su questo primo semestre di ingegneria aeronautica all’università di Southampton. Non sono somme importanti, e in effetti il primo anno nelle università inglesi non ha molta rilevanza per quanto riguarda la laurea che si otterrà alla fine del corso; si tratta sempre e comunque, però, di un importante riscontro che uno studente ha venendo dall’estero: il primo impatto con l’ambiente universitario inglese e la vita (quasi) completamente autonoma.

Cinque gli esami sostenuti a gennaio, in ordine cronologico:

  • Proprietà dei materiali: esame a mio parere molto compresso (ovvero: poco tempo a disposizione per rispondere adeguatamente a tutte le domande, anche se non erano particolarmente difficili) e la punta della penna era incandescente alla fine delle due ore che avevamo a disposizione. Risultato: 81/100.
  • Meccanica dei solidi: un disastro un po’ per tutti, sarà che ancora non siamo abituati a questo modo di ragionare ed analizzare un determinato fenomeno ma “trecentomila equazioni per un pezzo di ferro che si piega” (questa è la mia descrizione di questa materia) sono troppe! Devo ammettere che mi aspettavo molto di meno, e invece… 71/100!
  • Matematica: relativamente facile, gli argomenti trattati sono stati principalmente quelli già fatti in quinta superiore (parlo sempre per il liceo scientifico) anche se ovviamente in maniera molto più dettagliata e ampia. Risultato: 90/100.
  • Termodinamica: ancora un volta, sono i concetti fatti in quarta superiore per quanto riguarda i sistemi chiusi (senza flusso di massa), opportunamente ampliati ed approfonditi, in aggiunta ai sistemi aperti che invece sono stati una novità, così come scambiatori di calore, emissività ed argomenti correlati. Un risultato che spacca: 96/100 😀
  • Astro&aero (o, se volete il nome intero, Introduction to Aeronautics and Astronautics): una specie di insight generale nel mondo dell’aviazione (soprattutto civile), che ha toccato argomenti come tariffe, meteorologia, atmosfera, fattori che influenzano il layout e la posizione di un aeroporto, range, costi diretti ed indiretti, leggi e libertà dell’aria. Abbastanza facile (“l’esame più facile che farete all’università”, come è stato definito da qualcuno), risultato: 86/100.

Che dire… sono molto contento dei risultati, considerato che non solo sono i miei primi esami universitari, ma anche in lingua straniera! Speriamo che i risultati positivi non siano “fortuna del principiante” e che possano continuare nei prossimi anni 🙂

Nel frattempo sono già iniziate – già da un bel po’ a dire il vero – le lezioni del secondo semestre, con materie nuove come Electrical Systems, Fluid Mechanics (che ha ottime possibilità di guadagnarsi il titolo di corso-disastro ufficiale del secondo semestre) e Mechanics of Flight (insegnata dal mitico Kenji Takeda, che non potevo non menzionare – anche solo per far aumentare le visite al suo sito).

Al prossimo aggiornamento!

Offrimi un caffè!

Ti è piaciuto l'articolo? Le informazioni che hai letto ti sono state utili?
Clicca sulla tazza per offrimi un caffè e supportare questo blog!