Classificazione delle lauree inglesi

In parecchi mi scrivono per chiedere – o cercano con Google – a cosa equivale in Italia la classificazione delle lauree che si usa in Inghilterra. Non sono riuscito a trovare una tabella di conversione ufficiale, ma questi sono i punteggi che fanno rientrare una laurea in una categoria piuttosto che un’altra.

  • First Class (First or 1st or 1:1) (70%+)
  • Second Class, Upper Division (2:1) (60%+)
  • Second Class, Lower Division (2:2) (50%+)
  • Third Class (Third or 3rd) (40%+)
  • Ordinary degree (Pass)

Dove dormire se si vuole visitare l’università di Southampton

Ho ricevuto parecchie richieste nei mesi passati da persone che, volendo venire a visitare l’università di Southampton, non sapevano dove dormire. Fino a poco tempo fa non lo sapevo neanche io, ma a quanto pare se venite per visitare l’università potete fare richiesta di una stanza al servizio accommodation, lo stesso che assegna gli alloggi agli studenti che ne fanno richiesta per il loro primo anno e potenzialmente anche per gli anni successivi.

Il prezzo è ragionevole e i collegamenti all’università e al centro non mancano grazie ad Uni-link.

Per maggiori informazioni e per effettuare una prenotazione vi rimando al sito dell’accommodation, sottosezione visitor.

Esami del secondo semestre: via il dente, via il dolore

Eh sì, questa sembra essere la filosofia dell’ufficio esami dell’Università di Southampton! Giusto per fare un breve riassunto della situazione gli esami da sostenere questo semestre sono sei e il SUE (Supremo Ufficio Esami) ha deliberato come segue:

  • 24/05: matematica
  • 25/05: meccanica dei fluidi
  • 26/05: meccanica
  • 27/05: meccanica del volo
  • 1/06: modelling&computing
  • 2/06: sistemi elettrici

La fase di preparazione agli esami prosegue a pieno ritmo (ecco perché ultimamente non ho troppo tempo da dedicare a questo blog 😛 ) e al momento non si intravedono eccessive difficoltà o nottate in bianco (tranne, forse, per meccanica del volo).

Insomma: una cosa veloce e, speriamo, indolore. Mi piace molto l’idea di essere in vacanza da inizio giugno a fine settembre 😀

Visitare l’università di Southampton: come arrivarci

Aggiornato: luglio 2013

Vista la notevole quantità di studenti italiani che negli ultimi tempi sono venuti a “trovarmi” per vedere com’è l’università di Southampton ho deciso di scrivere questo intervento per spiegarvi come raggiungere Southampton nel caso anche voi decidiate di venire a dare un’occhiata.

Prima cosa da prendere in considerazione: l’aeroporto. Il vincitore, per comodità e anche per numero di connessioni con gli aeroporti italiani è sicuramente Gatwick: esistono treni diretti che collegano la stazione di Southampton Central (o Southampton Airport volendo, che è anche più vicina all’università) con la stazione di Gatwick, che è praticamente parte integrante dell’aeroporto; il viaggio dura un paio d’ore, ma sempre e comunque meno che atterrando negli altri aeroporti londinesi. Per il viaggio in treno potete scegliere tra due opzioni:

  • con South West Trains, passare da nord prendendo il treno da Southampton Central o da Southampton Airport Parkway verso Londra, cambiando a Clapham Junction e prendendo un altro treno per Gatwick (generalmente al binario 13);
  • con Southern, prendere il treno da Southampton Central e passare da sud con un treno diretto che però ci mette un po’ di più.

Se per altri motivi decidete di atterrare in altri aeroporti il discorso si fa più complicato. Da Heathrow potete prendere il bus National Express, che vi porta direttamente in università; da Stansted o Luton vi conviene prendere la navetta Terravision fino alla stazione di London Victoria, da dove potete prendere il treno per Southampton cambiando a Clapham Junction (subito fuori Londra). Continua a leggere »

Ingegneria aeronautica a Southampton: anno 1, semestre 1

Considerato che la settimana scorsa ho ricevuto i risultati della mia prima sessione di esami, direi che è giunto il momento di tirare le somme su questo primo semestre di ingegneria aeronautica all’università di Southampton. Non sono somme importanti, e in effetti il primo anno nelle università inglesi non ha molta rilevanza per quanto riguarda la laurea che si otterrà alla fine del corso; si tratta sempre e comunque, però, di un importante riscontro che uno studente ha venendo dall’estero: il primo impatto con l’ambiente universitario inglese e la vita (quasi) completamente autonoma. Continua a leggere »

Laurea specialistica in Inghilterra: come iscriversi

A grande, grandissima direi, richiesta scrivo questo intervento per spiegare al popolo italiano, o perlomeno alla parte di esso interessata, a chi rivolgersi e cosa fare per iscriversi ad un corso post-laurea qui in Inghilterra. Ci tengo a sottolineare che sono un povero e indifeso studente del primo anno che non ha ancora la più pallida idea di quello che farà dopo aver ottenuto questa laurea, quindi prendete queste informazioni come riferimento e non per oro colato 😉

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Esami in vista e sospensione degli aggiornamenti

Avviso i miei rispettabilissimi lettori che causa esami ed equazioni pericolose che ogni giorno attentano alla mia vita, penso sia meglio sospendere gli aggiornamenti di questo blog fino al 27 gennaio. Spero di tornare a scrivervi con buone notizie… incrociamo le dita! 😀

In ogni caso sono sempre qui per leggere ed eventualmente rispondere ai vostri commenti 😉

Significato di UCAS

Prosegue la rubrica “rispondiamo alle domande dei lettori”, che riesco a carpire controllando quali parole cercate con Google vi hanno portato al mio sito.

La domanda del giorno è: qual’è il significato di UCAS? Presto detto: Universities and Colleges Admission Services 😉

Ragazzi, qui le domande sono un po’ troppo facili però… 😛

Si ricomincia di nuovo!

Gentilissimi lettori, ecco qui l’intervento di rito con cui si tirano le somme sull’anno passato e parla di quello che verrà!

Direi di partire riguardando l’intervento dell’anno scorso. Intervento piuttosto anomalo devo dire (evidentemente avevo fretta di scappare da qualche parte quando scrivevo 😛 ), per una buona volta almeno ho avuto il buonsenso di non formulare i classici buoni propositi per il nuovo anno, che avrei poi completamente trascurato 🙂 In realtà un grande proposito per il 2009 l’avevo espresso: vivere di più, cosa che nel 2008 non sono riuscito a fare per motivi da dimenticare. Ed effettivamente ci sono riuscito, anche troppo direi 😀 Il 2009 è stato caratterizzato da una quantità incredibile di impegni, e come penso di aver già scritto tempo fa io stesso non ho idea di come abbia fatto a fare tutto!

Nel 2009 ho fatto una scelta non vorrei dire campata per aria, diciamo coraggiosa: frequentare l’università all’estero. Ripensamenti? No, non sul fatto in sé di frequentare all’estero. Più che altro i pensieri adesso sono incentrati sul “che si farà dopo”? L’università in Inghilterra mi ha letteralmente aperto le porte del mondo davanti, se avessi a cuore la mia carriera potrei rimanere in Inghilterra e lavorare per l’Airbus o la Rolls Royce oppure andare in America e lavorare per la Boeing che, diciamocelo, mi sta molto più simpatica dell’Airbus. Eppure per ora sento ancora che la mia casa è qui in Italia. C’è un po’ di confusione in effetti… ma le cose hanno quattro anni per chiarirsi 🙂

Nel 2009 ho poi portato avanti la passione per il cinema nata l’anno precedente, e con ottimi risultati direi, essendo riuscito a conquistare anche la cabina di proiezione del cinema dell’università di Southampton (anche se ufficialmente devo ancora completare il training).

Ultimo evento degno di nota del 2009, la mia conversione (anche se solo parziale – per ora) a Mac! 🙂

Per il 2010 non ci sono propositi particolari, tranne forse quello di riuscire a trovare un bilanciamento un po’ più diciamo equilibrato tra tempo dedicato allo studio e tempo dedicato a tutto il resto… non dimentichiamoci che qui c’è anche l’università in ballo, oltre a tutto il resto 😛

Saluti e un felice 2010 a tutti!

Borse di studio in Inghilterra: aggiornamento

Come mi è stato fatto notare, si è reso necessario scrivere un aggiornamento sulla situazione borse di studio qui in Inghilterra. Ve l’avevo promesso ma poi non ho più avuto il tempo di farlo (diciamo pure che mi sono dimenticato :P).

Vi avevo scritto di rivolgervi a direct.gov.uk per fare la domanda per borse di studio ed eventualmente prestiti. Personalmente non ero interessato al prestito (che avrei potuto ottenere tranquillamente), e sfortunatamente non soddisfo i requisiti per ricevere una borsa di studio. Un’altra cosa che dovete assolutamente fare, però, è dare un’occhiata al sito dell’università in cui andrete. Oltre alle borse di studio elargite dal governo inglese, anche le singole università hanno borse di studio da assegnare ai propri alunni. Nel caso di Southampton, non è necessario fare alcuna domanda o richiesta in quando le borse di studio vengono attribuite automaticamente a chi di diritto.

In effetti, la settimana scorsa ho ricevuto un’e-mail seguita da una lettera, a sua volta seguita da un assegno di 1000£. Si tratta della R.J. Mitchell Scholarship for Academic Excellence Scholarship, attribuita dalla School of Engineering ai quaranta studenti che hanno ottenuto i risultati migliori l’anno precedente.

Quindi… controllate anche il sito della vostra università 😉

Università in Inghilterra: a presto la pagina dedicata

Un saluto a tutti i miei affezionatissimi lettori, questo è un altro intervento di servizio per segnalarvi la mia intenzione, considerato l’interesse che hanno riscosso le pagine dedicate all’università in Inghilterra, di creare una pagina dedicata a questo argomento, in modo che tutte le informazioni siano reperibili direttamente da lì e non negli interventi più o meno sparsi per il blog.

La creazione di questa pagina richiederà un po’ di tempo considerato che ho intenzione di riscrivere tutto da zero per creare un testo abbastanza organico e dotato di connessioni logiche 🙂

A presto

Natwest: conto in banca per studenti internazionali

Ok, invece che fare il bravo studente universitario e studiare eccomi qua a scrivere! In realtà il corso vero e proprio deve ancora cominciare, quindi anche volendo non ci sarebbe niente da studiare (ancora per oggi solo, purtroppo), quindi non preoccupatevi 😉

Scrivo questo intervento per tenervi aggiornati sulla procedura di apertura di un conto in banca in Inghilterra quando si viene qui dall’estero per studiare, nel mio caso specifico con Natwest. L’impressione che ho avuto è che più o meno tutte la banche si equivalgono, quindi ho scelto Natwest visto che mi è stata fortemente consigliata da alcuni amici di famiglia.

Come già scritto in precedenza, se non si è stati residenti nel Regno Unito per almeno tre anni non sarà possibile aprire uno Student account (con tutti i privilegi che ne derivano); dovrete aprire un account di base (Step account ora si chiama Basic Account), che purtroppo non da diritto agli overdrafts (ad andare in negativo). Se proprio non volete rinunciare alla vostra identità di studente universitario, potete sempre scegliere l’opzione Advantage blue, che alla filiale on campus propongono come prassi. Con 6,95£ al mese (ma penso che vadano pagati in soluzione unica all’inizio, non sono sicuro) potete ricevere varie agevolazioni come una Railcard 16-25 per sconti sui trasporti inglesi, biglietti ridotti per vari eventi, un’assicurazione e altro; per ulteriori informazioni date un’occhiata alla pagina del sito Natwest. Io non l’ho stipulata, avendo già la Railcard e l’assicurazione dei miei beni, e mi sono limitato allo Step account da solo. Ognuno valuti e faccia le proprie considerazioni 🙂

Ho aperto il conto martedì, ho le coordinate bancarie e posso ricevere e fare bonifici recandomi in filiale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare per posta la carta di debito (assolutamente utile ed indispensabile), che poi dovrò attivare in filiale insieme all’internet banking, altra cosa decisamente indispensabile. Vi tengo aggiornati sugli sviluppi 😉

Alcuni consigli:

  • aprite il conto in banca prima (indicativamente una settimana, se ci riuscite) di averne bisogno, e tenete sempre abbastanza denaro in contante per campare almeno una settimana dopo l’apertura del conto (presupponendo che vogliate depositare il resto non appena avete aperto il conto), in questo modo evitate la scocciatura di andare in filiale e fare la coda per prelevare del contante finché non ricevete la vostra carta di debito;
  • andate nella filiale della banca presente on campus (se c’è), lì sono abituati ad avere a che fare con gli studenti quindi avrete generalmente meno problemi (ad esempio, qui non richiedono documenti che invece la filiale di Wimbledon della stessa banca richiede);
  • non lo troverete scritto da nessuna parte, ma nel caso non ve lo aspettiate ricevere bonifici dall’estero, come accade generalmente con gli studenti finanziati dai genitori, costa, con Natwest, 7£ per operazione, costo che aumenta con l’aumentare dell’importo ricevuto (non ho ancora sperimentato, vi terrò aggiornati anche su questo);
  • se andate nella filiale on campus dell’università di Southampton e vedete un’impiegata brutta, con gli occhi azzurri (di vetro, probabilmente… ok, questa era cattiva) e dall’aria scazzata, statevene bene alla larga!

Fine?

Sarà la decima volta che ricomincio daccapo questo intervento, ogni volta che lo finisco mi rendo conto di aver scritto un mucchio di cavolate e lo cancello.

Bene, come avete già letto negli interventi precedenti quest’anno ho concluso la scuola superiore, e devo ammettere che è una sensazione strana. Non certo spiacevole, ma strana. Dopotutto, bene o male, sono 13 anni che vado a scuola, non sono pochi. Ogni estate passata con la terribile prospettiva di ricominciare l’anno scolastico a settembre ormai è acqua passata. E queste considerazioni in fondo portano con loro un sacco di malinconia, ma non intesa in senso negativo, una dolce malinconia. Non doversi più alzare alle 7.00 in punto – se non prima – ogni mattina, non dover più passare il pomeriggio con la preoccupazione assillante “oddio-domani-mi-interroga” (lo passerò, infatti, frequentando i corsi :S). Poi quando incontro qualcuno che bene o male ha fatto parte di questi ultimi cinque anni al Torri mi viene da ripensare a tutti i momenti allegri passati in quella scuola, a tutte le cazzate e tutte le risate, e mi viene da sorridere. Sì, perché in fondo non sono stati cinque anni di scuola, con la parola “scuola” pronunciata con la puzza sotto al naso, ma sono stati cinque anni di vita. La cosa triste è che fino a che non si è arrivati in fondo si è troppo impegnati a smadonnare contro compiti ed interrogazioni e non ci se ne rende conto.

(ok, solo l’1% dei lettori condividerà questo punto di vista sulla scuola superiore, ma non mi interessa :P)

Ora inizia una fase nuova: niente più IMV, niente più cinema, entrambe attività che mi hanno formato e che hanno contribuito a creare la mia personalità ed il mio modo di atteggiarmi nei confronti degli altri. Chissà come procederanno le cose… forse mi laureerò in ingegneria aeronautica e troverò lavoro in Italia (sempre ammesso di riuscire a farmi riconoscere la laurea), forse rimarrò a lavorare su in Inghilterra e mi farò riconoscere direttamente la professione, forse nemmeno quella; forse invece collasserò dopo un mese e tornerò in Italia con la coda tra le gambe, possibilità da non escludere prima del tempo.

La pubblicazione di questo intervento è programmata per il 25 settembre alle 10.00, ovvero quando sarò in volo verso questa nuova avventura 🙂

Un saluto a tutti i miei affezionati lettori, incrociate le dita per me!

Freshers’ week @Southampton University (ma non solo)

Titolo alternativo per l’intervento e potenzialmente più figoso: Let’s get fresh!

Ed ecco un intervento immancabile parlando di università nel Regno Unito, un intervento a proposito di uno degli eventi portanti di ogni anno accademico inglese che si rispetti, atteso con ansia non solo dalle matricole ma anche dagli studenti di vecchia data di ogni università: la freshers’ week. Come il nome stesso lascia intendere, è una settimana dedicata all’arrivo dei nuovi studenti, anche se poi effettivamente è un’occasione per tutti gli studenti dell’università di far casino e di fare scorrere fiumi e fiumi di alcool lungo le vie che attraversano il campus.

Quindi… so già cosa aspettarmi durante la mia prima settimana a Southampton, con tanto di programma, orari, biglietti e prenotazioni online dei biglietti, aperte in anticipo per i freshers e solo dal 20 settembre in poi per tutti gli altri 🙂

Conto in banca per chi studia nel Regno Unito

Nel mio recente viaggio-missione segreta a Londra, ho anche indagato su come aprire un conto in banca in qualità di studente per gestire le mie finanze.

Aspettative prima di informarmi:

  • vado in un ufficio della Natwest, una banca che mi è stata consigliata da molte persone, studenti e non; hanno ottime agevolazioni per gli studenti con addirittura una Railcard 16-25 in omaggio per cinque anni, una chiavetta USB in omaggio e sconti vari, il tutto senza spesa alcuna, e apro un bel conto corrente per studenti. Il tasso di interesse sul conto è praticamente irrilevante, ma non importa; in compenso, avrò la possibilità di fare degli overdraft, ovvero di “andare in negativo” senza spese, di ottenere una carta di debito ed una carta di credito.

Dopo essermi informato:

  • alla Natwest, così come in tutte le altre banche (tra cui HSBC e Lloyds), non è possibile aprire uno Student account se non si è stati permanentemente residenti nel Regno Unito almeno nei tre anni precedenti. Ma allora perché lo chiamano Student account se uno student non può aprirlo? Mah! (l’Inghilterra sta virando verso il modo di fare italiano, la cosa è preoccupante :D)
  • Ripieghiamo su un conto corrente “basic”, il cosiddetto “Step account“, che mi permette di avere tutto quello che mi dava lo Student account, compresa carta di credito e carta di debito, eccetto gli overdrafts. Peccato, come studente faceva comodo avere la possibilità di gestire in modo così elastico le finanze. Bisogna quindi rinunciare anche alla Railcard 16-25 quinquennale, che sarebbe stata parecchio utile. In ogni caso, penso sia possibile, dopo un determinato periodo di tempo, richiedere un arranged overdraft in caso di necessità, potendo quindi andare in negativo senza spese. Aggiornamento (5 dicembre 2011): da poco sono cambiati i conti correnti, ora il vecchio Step Account corrisponde ad un Basic Account!

Il modulo di richiesta di apertura del conto è già compilato, i documenti sono pronti, lunedì 28 settembre andrò nella filiale della Natwest presente all’interno del campus ad aprire questo benedetto conto, dal quale posso poi pagare la prima rata delle tasse universitarie e dell’accommodation. Non mi aspetto che non sorgano altri problemi, ma ormai mi ci sono abituato 🙂