articolo aggiornato al 17/02/2016
Visto l’interesse che ha suscitato l’articolo sul viaggio in macchina dall’Italia all’Inghilterra, ho pensato di scriverne un altro con cui chiarire alcune domande sul portare ed usare un’automobile italiana nel Regno Unito.
E’ permesso tenere una macchina con targa italiana in Inghilterra?
Tutte le informazioni al riguardo si possono trovare sul sito gov.uk, in questa pagina. In italiano, riassumendo, è possibile tenere una macchina con targa estera in Inghilterra per un periodo massimo di 6 mesi negli ultimi 12 mesi (182 giorni negli ultimi 365 giorni), a patto di non essere residenti nel Regno Unito (quindi per turismo od impieghi temporanei, ad esempio). Questo significa che se si porta la macchina ad inizio febbraio, la si tiene qui sino a fine maggio (4 mesi) programmando di ritornare successivamente, rimarranno a disposizione solo due mesi fino a febbraio dell’anno successivo per non eccedere i 6 mesi disponibili. Nel caso in cui si venisse fermati dalla polizia per un controllo, bisogna essere in grado di dimostrare che questa limitazione è stata rispettata mostrando il biglietto di ingresso nel Regno Unito (traghetto o treno con auto al seguito). “Tradizionalmente” si dice che sia sufficiente comprare un biglietto di sola andata con auto dalla Francia all’Inghilterra per fingere di essere arrivati in un secondo momento e garantirsi altri 6 mesi di permanenza, e farlo ogni 6 mesi per tenere qui la macchina per un periodo di tempo indefinito, ma questo non corrisponde alle regole. Al momento la polizia non ha accesso al database di veicoli che sono entrati ed usciti dal Regno Unito (almeno non un accesso diretto), e potrebbero quindi avere difficoltà a verificare la veridicità delle dichiarazioni del guidatore riguardo date di ingresso ed uscita dal Paese. Negli anni passati, in alcune città sono state sperimentate iniziative che permettevano alla polizia di avere accesso a suddetto database in modo da semplificare i controlli, ma da quello che leggo sembrano essere state tutte iniziative di durata limitata.
Tutto questo, come scritto in precedenza, se non si è residenti nel Regno Unito. Se invece si trascorrono su terra inglese più di 182 giorni all’anno, o se si ha un lavoro stabile qui, si è considerati residenti e non è permesso essere in possesso di un veicolo con targa straniera. Neanche per un giorno. Sì, avete letto bene!
Queste sono le regole… che poi la polizia si occupi principalmente di altri problemi è un altro discorso 😉
Come portare la macchina italiana in Inghilterra
Esistono sostanzialmente due metodi per entrare in macchina in Inghilterra: con il traghetto, tipicamente da Calais a Dover, o, non essendoci un tunnel stradale sotto la Manica, con Eurotunnel. Qui potete trovare consigli per affrontare tale viaggio.
Ho intenzione di portare la mia macchina nel Regno Unito, di quali documenti ho bisogno?
Per tenere temporaneamente un veicolo con targa italiana in Inghilterra non è necessaria alcuna documentazione particolare. Bisogna ovviamente continuare a pagare il bollo in Italia ed avere un’assicurazione valida per l’estero (la carta verde dovrebbe essere sufficiente).
Se non posso tenere la mia macchina nel Regno Unito, è possibile ottenere una targa inglese?
Sì, ma bisogna apportare alcune modifiche alla vettura, tra cui:
- installare fari adatti alla guida a sinistra (ovvero con il fascio di luce che si estende verso sinistra anziché verso destra);
- installare un indicatore di velocità che indichi in miglia orarie;
- installare dei fendinebbia posteriori adatti alla guida a sinistra.
Queste modifiche dovranno essere effettuate da un’officina che dovrà certificarle. E’ poi necessario ottenere dal produttore dell’automobile un certificato di conformità europeo e mandarlo, insieme alle certificazioni dell’officina, alla Vehicle Certification Agency, che richiede gentilmente anche un pagamento di 100£.
Questo per dimostrare che l’automobile in vostro possesso è adatta ad essere guidata sulle strade inglesi. Poi, per ottenere una targa inglese, bisognerà fare domanda alla Driver and Vehicle Licensing Agency (DVLA) e mandare copia originale del certificato di immatricolazione italiano, che non verrà restituito, il documento ottenuto dalla Vehicle Certification Agency, e la ricevuta di acquisto dell’automobile. Buona fortuna per annullare l’immatricolazione della macchina in Italia senza il relativo certificato.
Ne vale la pena? No, meglio vendere in Italia ed acquistare direttamente in Inghilterra.
Ho bisogno di una patente inglese per guidare in Inghilterra?
No, la patente europea è, al momento, valida senza limitazioni fino al raggiungimento del 70esimo anno d’età.
La guida a sinistra
Gli inglesi guidano, ovviamente, sulla corsia sinistra della carreggiata. Questo implica che le rotonde siano al contrario (il traffico gira in senso orario) e che le precedenze vengano genericamente date a chi viene da sinistra invece che da destra come in Europa. I limiti di velocità sono in miglia orarie, facilmente convertibili in chilometri orari moltiplicandoli per 1,6; ad esempio, il limite di velocità autostradale è 70 mph, più il 50% 35, più il 10% 7, 70+35+7=112 km/h. Le rotonde meritano una menzione particolare: mentre in Italia le facciamo un po’ a caso, bisogna immettersi usando la corsia corretta per l’uscita che si ha intenzione di prendere, e mentre si percorre la rotatoria, che in genere ha più corsie, bisogna spostarsi da una corsia all’altra, usando le frecce, a seconda di dove si entra e dove si esce. Se non si seguono queste regole si provocherà grande indignazione, nervosismo e malcelati istinti a stampo razzista contro “gli europei”. Sembra tutto molto complicato, ma in realtà ci si unisce al flusso del traffico e tutto viene, più o meno, da sé.
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