Riflettendo, negli ultimi giorni mi sono stupito di una cosa: di tutto quel casino che sembrava dovesse venir fuori per il decreto Fioroni sui debiti formativi, alla fine si è fatto solo uno sciopero (quello dell’ormai lontano venerdì 12 ottobre), che poi, almeno qui a Bolzano, è degenerato in una manifestazione, ammettiamolo, un po’ ridicola. Tra alcool, aiuole devastate e bidoni della spazzatura rovesciati, è stata un’altra dimostrazione da parte degli studenti (soprattutto quelli delle scuole tedesche, che a quanto pare sono più severe e quindi risentirebbero maggiormente di questo cambiamento) del loro generale disinteresse per ciò che era la motivazione, o forse sarebbe meglio chiamarla la giustificazione dello sciopero. Certo, sicuramente ci sono studenti che hanno protestato veramente convinti di poter cambiare qualcosa, ma la maggior parte di essi hanno approfittato di questa occasione per saltare un giorno di scuola. Qualcuno, non mi ricordo chi, tempo fa aveva sollevato l’obiezione che gli esami di riparazione fossero stati tolti tramite una legge, ed era necessaria un’altra legge per ripristinarli… e sapete come ha reagito Fioroni? Dicendo che lui non stava riesumando gli esami di riparazione a settembre, ma una cosa differente. Insomma, vuole evitare tutto l’iter legislativo chiamando con due nomi diversi la stessa identica cosa, e non ditemi che l’obbligo da parte della scuola di organizzare dei corsi di recupero estivi fa la differenza! Da una parte c’è uno che non ha il coraggio di dire “io voglio ripristinare gli esami di riparazione a settembre”, nascondendoli sotto falsi nomi, dall’altra ci sono gli studenti che, per definizione, “meno devono fare, più contenti sono”. E il sistema attuale dei debiti li facilita non poco in questo obiettivo, visto che c’è gente che viene tranquillamente promossa con quattro debiti, magari senza recuperarli l’anno successivo. Certo, introdurre un cambiamento in maniera così radicale non è il massimo, magari sarebbe un attimino più saggio introdurlo gradualmente a partire dalle prime dell’anno prossimo, in modo che non ci siano degli studenti, ad esempio in quarta superiore, che si trovano bloccati lì non riuscendo a recuperare tutto; magari invece basterebbe solo rivedere un attimino il sistema dei debiti attuale, senza dover mettere esami a settembre… mah, staremo a vedere quel che succede!

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