Gli inglesi e la neve: incompatiblita’ genetica?

Niente da fare, il rapporto tra la popolazione inglese e la neve è decisamente pessimo. Pochi giorni fa ha nevicato… ma poca roba, saranno stati sì e no cinque centimetri di neve per terra alla fine della fiera. Ebbene, in questo Paese ha iniziato a regnare il panico più totale. I trasporti sono stati la prima cosa a saltare, con cancellazioni di treni e autobus e ritardi di quelli che viaggiavano (fortunatamente, però, i ritardi in sé non sono un problema perché passa un treno ogni mezz’ora, poco importa che tutti i treni siano sfasati). Tristemente famoso ormai il caso Eurostar, i cui treni si sono bloccati per ben due volte a causa della neve che nel tunnel si scioglieva ed entrava nell’impianto elettrico del treno: una volta prima di Natale e di nuovo pochi giorni fa. Ci vorrà ancora un po’ per riportare la situazione alla normalità: ancora oggi, dopo almeno tre/quattro giorni dalla neve, i treni sono soggetti a cancellazioni essendo che i rotabili si trovano nei posti sbagliati nei momenti sbagliati. In pochi si sono degnati di spalare la neve dai marciapiedi o dalle strade secondarie; bastava che ogni residente andasse sul marciapiede di fronte alla propria casa con una palettina! E invece hanno lasciato la neve per terra, che in poco tempo si è trasformata in un’unica, gigantesca lastra di ghiaccio che mi permettere di andare comodamente da casa mia all’università scivolando in discesa. L’impianto di distribuzione del gas è arrivato al limite della propria capacità e tralasciando il fatto che non sanno come spargere il sale sui marciapiedi, ma lo buttano per terra a mucchietti, anche le riserve di ghiaia/sale stanno finendo e sono già stati fatti degli ordini per farne arrivare un po’ dall’estero (dalla Svezia, se non mi sbaglio). Purtroppo però (purtroppo? :D) i rifornimenti di ghiaia non sono arrivati in tempo all’università di Southampton, che ha deciso di chiudere i battenti lunedì, considerato che per domenica sono previste ulteriori nevicate.

La tristezza della partenza

Ogni volta che parto – per qualsiasi luogo dove mi fermerò per più di una settimana – c’è questa sorta di triste, tristissima malinconia che compare quando la partenza si avvicina e poi magari scompare una volta arrivati a destinazione oppure decide di rimanere per qualche giorno… e poi se ne va 🙂

Ma poi, quando è il momento di ritornare, ecco che succede la stessa cosa, solo invertita…

Brutta cosa affezionarsi alle persone e ai luoghi, brutta cosa!

Ci risentiamo da Southampton 🙂

Regola di sopravvivenza: il tempo in Inghilterra

Vivendo in una città diversa da quella in cui si è sempre vissuti comporta naturalmente il fatto di doversi abituare al nuovo ambiente. Nello specifico, se la città in questione si trova in Inghilterra, tra le altre cose bisogna abituarsi anche al tempo. Il tempo meteorologico ovviamente, per fortuna il tempo dell’orologio è lo stesso che in tutto il resto del mondo (fuso orario a parte, ma questo è un altro discorso).

Scrivo questo intervento per illustrarvi una regola fondamentale, la cui conoscenza è assolutamente indispensabile al fine di una permanenza in Inghilterra priva di raffreddori e influenze strane (parla lui…):

Il tempo che c’è quando vai a dormire è esattamente l’opposto di quello che c’era quando ti sei svegliato la mattina.

Da cui si può ricavare, mediante una semplice sostituzione di variabile e una serie di altri accorgimenti matematici di minore entità:

Il tempo che c’è quando stai uscendo di casa è esattamente l’opposto di quello che ci sarà quando tornerai a casa.

Corollario: se ti stai vestendo e fuori c’è il sole, prendi l’ombrello; se invece piove, non dimenticare gli occhiali da sole.

Nel caso in cui non l’aveste capito, questo è un altro intervento semi-inutile (non si sa mai in realtà, magari qualcuno ne trarrà beneficio) che ha come unica conseguenza quella di abbassare lo standard di qualità già molto basso di questo blog, nonché la mia reputazione a livello internazionale. Tutta colpa della mancanza di ispirazione, ma vi prometto che appena ho qualcosa di serio da scrivere lo scrivo… per ora purtroppo dovrete accontentarvi di queste perle di saggezza! 😉

Un consiglio a tutti i viaggiatori Ryanair

Un piccolo consiglio a tutti coloro che per motivi economici (probabilmente, altri motivi proprio non ce ne sono) sceglieranno la Ryanair per i loro viaggi. Il biglietto che comprate in internet non include alcuna valigia da mettere nella stiva, ma solamente un bagaglio a mano. Se volete aggiungere una valigia alla vostra prenotazione dovete pagare un supplemento di 10,00€ e non potete superare i 15 kg. Se poi avete bisogno di avere una seconda valigia, pagherete un altro supplemento di 10,00€ ma comunque le due valigie non potranno superare complessivamente i 15 kg (occhio alla fregatura 😉 ).

Il consiglio del giorno è: se non avete bisogno di tante cose (magari per un viaggetto di qualche giorno o una settimana), vi conviene portarvi solo un trolley di dimensioni medie, massimo 55 x 40 x 20 cm, che potete imbarcare come bagaglio a mano senza quindi pagare alcun supplemento. Molte persone fanno così, e in questo trolley ci posso stare parecchie cose in effetti. L’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni e il peso, che in teoria non potrebbe superare i 10kg… ma finora nessuno mi ha mai controllato 😉 Questa tattica vi farà risparmiare 10 euro (o più), ma ha lo svantaggio che non potrete portare con voi cose tipo profumi, schiuma da barba e cosmetici, se non in quantità limitata nella famosa busta trasparente da presentare ai controlli di sicurezza. A voi la scelta!

Buon volo a tutti 🙂

Ah, e quando programmate i vostri viaggi mettete anche in conto un ritardo medio alla partenza di mezz’oretta e come conseguenza un ritardo minimo di trenta minuti all’arrivo 😉

Treni inglesi e la Railcard 16-25

NOTA: non ho ancora ben capito se è meglio scrivere un nuovo articolo e mettere il link in quello vecchio, o se conviene aggiornare direttamente l’articolo vecchio… ma tant’è: questo articolo è stato rivisto ed aggiornato in luglio 2010. E poi non dite che non tengo ai miei lettori!

Per tutti coloro che andranno a studiare in Inghilterra, ma anche per chi ha in programma di passare un po’ di tempo lassù e prevede di viaggiare un po’ (ed ha un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni), ho un consiglio per voi: appena arrivati, già in aeroporto, andate alla biglietteria della stazione e richiedete una Railcard 16-25. Pagando 26£ per l’emissione, avrete diritto allo sconto di un terzo su tutti i biglietti ferroviari (e non solo) nel Regno Unito. Qui una lista di tutti gli sconti disponibili (tra l’altro, scopro adesso che lo sconto di applica anche ai trasporti urbani londinesi quando si paga con la formula pay as you go tramite Oyster card, il che è fantastico – bisogna però prima registrare la Oyster Card allo sportello).

Oltre alla carta annuale, è stata introdotta la carta triannuale, che per tre anni vi offre gli stessi vantaggi ma ad un prezzo inferiore: si pagano infatti soltanto 65£ (che, facendo due conti, ho recuperato in meno di quattro mesi). Notare che questa carta è disponibile soltanto per l’acquisto online (con spedizione per posta ad un indirizzo inglese).

Se la vostra età è compresa tra i 16 ed i 25 anni, sarà sufficiente avere con voi una prova della vostra età (la mia carta d’identità italiana è andata benissimo, anche se so che non la vedono sempre di buon occhio), una fototessera formato passaporto e, per risparmiare un bel po’ di tempo, il modulo di richiesta già compilato da presentare allo sportello. Se invece avete più di 25 anni e richiedete la carta in quanto studenti a tempo pieno, sarà necessaria una prova dell’iscrizione all’università.

In ogni caso, è necessario fornire un indirizzo di residenza inglese ai fini dell’emissione della railcard.

Buon viaggio a tutti 😀

Tappa numero 7: Tübingen

Anche se non rientra ufficialmente tra le città spagnole o portoghesi, è obbligatorio per me menzionare con eccezionale ritardo (ormai vi state abituando, ammettetelo…) anche quest’ultima tappa prima di tornare a Bolzano. Raggiunta dopo la bellezza di 1800 km di viaggio in macchina, 21 ore complessive di guida, in realtà siamo passati per Tübingen per un motivo pratico: prendere mia sorella che era qui a “frequentare” (pfff.. a scaldare la sedia) un corso di tedesco al mitico SIT.

Che dire, è sempre bello passare per di qua… tanti ricordi sono sempre pronti a riemergere, ricordi di ben tre estati parzialmente trascorse in questa cittadina della Germania del sud.

Non mi rimane che ribadire ciò che avevo già affermato in precedenza:

Tübingen forever in our hearts!

Tappa numero 6: Madrid

Lunedì 24 agosto

Arriviamo in serata, il tempo di insediarci nella camera dell’albergo, vicino al centro, e andiamo fuori a fare un giretto e a cenare. Vediamo fin da subito la centralissima plaza Mayor e la plaza de Santa Ana. La prima impressione della città è positiva, e nonostante le nuvole abbiano ostacolato la vista del cielo per tutto il giorno, la temperatura è ottimale: 30°C. Questo lascia immaginare la temperatura di quando invece c’è il sole… (EDIT: in realtà la temperatura era ottima durante il giorno, anche se c’era il sole non è mai stato eccessivamente caldo)

Martedì 25 agosto

Come prima cosa visitiamo quella che una volta era la cattedrale di Madrid, la chiesa di San Isidro. Molto buia internamente, non è niente di speciale, ma se ci passate davanti entrare a dare un’occhiata non costa niente 🙂 In seguito visitiamo la bellissima basilica de San Francisco el Grande, veramente bella nonostante dall’esterno non inviti ad entrare. Visita guidata obbligatoria ma ben fatta (solo in spagnolo, ma comprensibile) ad un prezzo modico, 3€ se non mi sbaglio. La cattedrale dell’Almudena è stata costruita nell’ultimo secolo ed ultimata solo negli anni Novanta. E’ quindi di recente costruzione e, come tutte le cattedrali recenti – diciamocelo, non è un granché in quanto a decorazioni e non compete con la basilica di San Francesco. Comunque è sempre la cattedrale di Madrid ed è il caso di visitarla (gratuitamente, nonostante insistano parecchio per una “donazione libera di 1€”). Passiamo poi per la Gran Via e per la Puerta del Sol, considerato il centro ufficiale di Madrid, nonché chilometro zero per la misurazione delle distanza dalla città. Infine facciamo una puntatina al famoso museo del Prado, dove l’ingresso è gratuito dalle 18.00 in poi (bisogna far veloci però, perché chiude alle 20.00, leggi 19.55). Guardiamo solo le opere principali, guardando velocemente le altre e fermandoci solo se interessati da qualche opera in particolare.

Mercoledì 26 agosto

La giornata inizia con la visita al palazzo reale rimandata il giorno precedente per tagliare i costi (il mercoledì è gratuito) 😀 Molto bello, tenuto molto bene all’interno, ogni cosa al suo posto ed è curato nei minimi dettagli. Si visita velocemente, un’oretta è sufficiente per vedere le stanze e poi un’altra mezz’ora basta per visitare l’armeria e la farmacia reale. Segue puntatina alle torri KIO a Plaza de Castilla, due costruzioni simmetriche e famose per essere… storte. Infine visitiamo il parco del Retiro, grandissimo se si pensa che è situato nel centro di Madrid.

Giovedì 27 agosto

Ultimo giorno a Madrid, nonché ultimo giorno del nostro tour spagno-portoghese. Ce la prendiamo molto con comodo e visitiamo le ultime cose che ci mancano: una chiesa, due monasteri (il monastero de las Descalzas Reales e il monastero de la Encarnacion; visita a pagamento in entrambi, non siamo entrati), la chiesa di los Jeronimos che si trova dietro al Prado, il parco botanico nelle vicinanze (entrata di soli 2,00€, ma ne vale a stento la pena, forse è il periodo dell’anno che non è proprio indicato) e il parco che si trova dietro il palazzo reale (gratuito, almeno quello). Abbiamo scoperto poi il mercado de San Miguel, ottimo sia per fare un giretto o uno spuntino il pomeriggio che per andare a bere qualcosa la sera, situato nella plaza de San Miguel, adiacente alla plaza Mayor.

Domani si parte, faremo una tappa a Tübingen per prelevare la sorella dopo un eccellente viaggio di 1800 km e poi si torna alla normalità di Bolzano 🙂

A presto!

Tappa numero 5: Lisbona

Giovedì 20 agosto

La mattina partiamo con tutta calma da Siviglia in direzione Lisbona. Il viaggio procede tranquillo e senza intoppi e verso le 16 CET (15 locali, in Portogallo c’è un’ora in meno rispetto all’ora europea) arriviamo all’Hotel Roma. Ottima la prima impressione della struttura, un po’ meno buona quando abbiamo visto che ci sono stati alcuni disguidi con la prenotazione della stanza, che non era proprio come la volevamo (ad esempio, fumatori invece che non fumatori e senza garage prenotato per la macchina). In ogni caso, niente a cui non si possa porre rimedio, lo staff dell’hotel è stato gentilissimo ed effettivamente non è stata neanche colpa loro, ma bensì del sito tramite il quale abbiamo effettuato la prenotazione, che non ha inoltrato tutti i dettagli all’hotel. Segue giretto serale in centro a Lisbona e cena in un ristorante che non ha esitato a far comparire nel conto cose come 4,00€ di supplemento per la cena in “terrazza” (ovvero la strada fuori dal locale). Nonostante questi piccoli intoppi del primo giorno, sento che Lisbona è candidata per rientrare tra le mie città europee preferite, seppur non allo stesso livello di Londra e Vienna. Staremo a vedere 🙂

Venerdì 21 agosto

Iniziamo la giornata piuttosto tardi, dopo aver fatto un’abbondantissima colazione in albergo e risolto i problemi sulla stanza e sul garage sorti al nostro arrivo il giorno precedente. Compriamo un biglietto giornaliero alla stazione della metropolitana che si trova a 50 metri dall’albergo, che ci permetterà di viaggiare su qualsiasi mezzo a Lisbona per 24 ore senza limiti di orario: metropolitana, bus, tram, funicolari e chi più ne ha più ne metta, il tutto per 4,20€, un vero affare se lo si sa sfruttare! Come prima cosa decidiamo di approfittare di questo biglietto e prendiamo il mitico tram numero 28, un vero must per chi vuole vedere Lisbona. Che sia un must lo si capisce subito dalle code che ci sono alle fermate per riuscire a salirci, niente di terribile comunque. Devo ammettere che farsi un giretto per il centro con questo tram è veramente un’esperienza suggestiva, ci si snoda tra vicoletti strettissimi e saliscendi da non scherzare, tanto da chiedermi più di una volta come faccia un tram ad essere così maneggevole e manovrabile. Fantastico! 😀 Tra una corsa in tram e l’altra, hanno trovato posto anche le visite al castello di Lisbona. Non è un vero e proprio castello come me lo aspettavo (per fortuna), ma consiste semplicemente in una terrazza sopraelevata su una delle tante colline di Lisbona circondata da mura che si possono percorrere. Purtroppo c’è da pagare un biglietto di 5,00€ a testa, la metà se si è studenti o famiglie, ma la vista che si ha da lassù su Lisbona è veramente bella. Se avete diritto allo sconto secondo me ne vale la pena, se dovete pagare i 5,00€ interi fatevi un po’ i vostri conti e decidete se andare o meno 🙂 Prima di tornare a casa scopriamo in modo del tutto casuale l’esistenza degli elevatori e ne usiamo uno, il più bello a mio parere, l’elevador da Bica. Ora vi lascio che andiamo a cenare fuori, nei prossimi giorni speriamo di riuscire ad ascoltare un po’ di Fado live, sono proprio curioso!

Sabato 22 agosto

Iniziamo la giornata con la visita al quartiere Belem, costruito ad ovest della città, comodamente raggiungibile con una combinazione metropolitana+tram o metropolitana+autobus, tutto compreso nel biglietto giornaliero segnalato in precedenza. Da segnalare c’è il monastero dos Jeronimos (ingresso nella chiesa gratuito, ingresso nel chiostro a pagamento ma gratuito la domenica mattina), la torre di Belem (a pagamento, noi non siamo entrati perché non avevamo la minima voglia di fare la coda sotto al sole cocente) 😀 Segue visita al cosiddetto monumento delle scoperte, dal quale è possibile godere di una bella vista sulle rive del fiume Tago, che proprio in prossimità di Belem sfocia nell’oceano Pacifico. Nel pomeriggio visitiamo qualche chiesetta che non è nemmeno il caso di menzionare e facciamo un giretto con l’elevatore che ancora ci mancava, l’elevador do Lavra.

Domenica 23 agosto

Una giornata all’insegna degli spostamenti, almeno non posso dire di non aver sfruttato a fondo il biglietto giornaliero acquistato la mattina al modico prezzo di 3,70€. Prima di tutto ci rechiamo al monastero dos Jeronimos (già nominato ieri) per sfruttare l’entrata gratuita della domenica mattina al chiostro, e devo dire che ne è valsa la pena, è molto carino. Poi, con una combinazione strana di tram e autobus, andiamo al museo dell’azulejo. Ai miei genitori è piaciuto, se vi interessano le piastrelle colorate piacerà anche a voi 😀 (c’è da dire, però, che queste piastrelle colorate sono caratteristiche di molte facciate di vecchie case che si trovano nel centro storico di Lisbona). Segue, in mancanza di voglia di fare altro, due giri completi sul tram numero 28 (mitico!), per un totale di tre ore di sferragliamento… 😀

Che dire, Lisbona mi è proprio piaciuta, nonostante non abbia avuto modo di sentire il fado che mi interessava. E’ fantastico come in questa città riescano a convivere il vecchio e il nuovo, come una città possa progredire rimanendo comunque indissolubilmente legata al proprio passato, ed è proprio questo quello che mi ha affascinato 🙂 In ogni caso domani si parte, ma con la promessa di tornare a Lisbona un giorno o l’altro. Prossima tappa: Madrid!

Il tram numero 28 a Lisbona
Il tram numero 28 a Lisbona

Tappa numero 4: Siviglia

Martedì 18 agosto

Dopo aver fatto colazione nell’hotel, prendiamo la navetta gratuita per andare in centro. Visitiamo l’Alcazar, il palazzo reale. Biglietto d’ingresso onesto (7,50€ gli adulti e gratis per gli studenti) e abbastanza carino all’interno, con abbondanza di decorazioni arabeggianti, cortiletti e giardini (questi ultimi non particolarmente esaltanti, in Italia siamo abituati meglio in effetti). All’uscita, dopo un breve giretto in città, decidiamo di tornare alla base per il troppo caldo che ci impedisce di fare altro. Dopo un riposino ristoratore, alle 17 torniamo in città e facciamo un giro, per poi andare a cena nello stesso locale in cui eravamo andati il giorno precedente, che ci era piaciuto.

Mercoledì 19 agosto

In mattinata visitiamo la cattedrale di Siviglia. Devo ammettere che inizialmente ero un po’ scettico, per principio le chiese che per entrare ti fanno pagare il biglietto non mi piacciono, ma poi mi sono ricreduto. Vista da dentro è veramente spettacolare, solo in seguito ho scoperto che è la terza cattedrale al mondo per dimensioni, dopo S. Pietro e S. Paolo a Londra. Veramente grandiosa, tanto da ispirare in me ragionamenti sul potere e la ricchezza della Chiesa 😀 Segue visita alla relativa torre campanaria, la Giralda (inclusa nel biglietto d’ingresso), da cui si gode di un’ottima vista sulla città. Nel pomeriggio giretto per le vie del centro con incursione in qualche negozio, nonché brevissima incursione al museo delle belle arti (ingresso gratuito per i cittadini UE dotati di documento di riconoscimento) 🙂

E domani si parte per Lisbona. Ho aspettative molto alte nei confronti di questa città, speriamo non vengano deluse 🙂

Tappa numero 3: Cordoba

Domenica 16 agosto

Partenza da Granada sul presto, l’intenzione è quella di raggiungere Cordoba in un paio d’ore e riuscire a visitare i giardini, che la domenica pomeriggio ed il lunedì sono chiusi. Ce la facciamo, ma purtroppo questa “fortezza dei re cristiani” con annessi giardini non era poi questo granché, e forse i 10 euro del biglietto d’entrata potevano essere spesi meglio in altro modo (4,00€ biglietto intero – 2,00€ ridotto studenti). Dopo questa delusione, raggiungiamo l’albergo non senza girovagare un po’ a vuoto.. siamo persino finiti in macchina piena zona pedonale a Cordoba, non chiedetemi come 😀 Nel tardo pomeriggio facciamo un giretto per la città, ci informiamo per la visita alla moschea di domani mattina e guardiamo un po’ di negozietti. Molto, troppo caldo: 45°C sono veramente troppi per girare per la città; se queste sono le temperature vi consiglio di starvene nella vostra bella (e fresca) cameretta a dormire o a fare qualsivoglia altra attività fino alle 17/18 e poi uscire ed eventualmente star fuori fino a tardi, la sera si sta veramente bene.

Lunedì 17 agosto

Visitiamo la Mezquita (la moschea di Cordoba), veramente bella. E’ molto curiosa la sua storia: nacque come chiesa visigota, ma quando i musulmani occuparono Cordoba nel 711, ci costruirono sopra la loro moschea, con diversi ampliamenti in fasi successive. Infine, nel 1236 tornarono i cristiani e la riconvertirono in cattedrale, creando una struttura paragonabile alle chiese cristiane tradizionali al centro della moschea. In un paio d’ore si vede tutto, sia l’interno che il giardino (niente di speciale quest’ultimo, a dire il vero). Pranzo frugale e partenza per Siviglia nel primo pomeriggio. Raggiungiamo senza problemi l’albergo, situato fuori città ma dotato di navetta gratuita a frequenza quasi oraria. Prezzo basso ma questa volta effettivamente un po’.. come dire.. modesto, ma in ogni caso va bene 🙂 Dopo aver riposato un po’ prendiamo la navetta verso il centro e in un quarto d’ora siamo lì. Giriamo un po’ per il centro storico, ci guardiamo un po’ di negozi e andiamo a cena, per poi prendere l’ultima navetta di ritorno all’albergo alle 23.15. Peccato perché da queste parti si inizia a stare bene solo dopo le 22 🙁

Tappa numero 2: Granada

Giovedì 13 agosto

Giorno di viaggio: siamo partiti con calma da Barcellona, dopo aver fatto le valigie ed essere andati a dare un’occhiata alla torre Agbar (niente di speciale, ma visto che c’è su tutte le cartoline volevamo andare a curiosare). Il viaggio procede tranquillo e senza traffico, bisogna ammettere che le autostrade spagnole sono molto scorrevoli. L’unico inconveniente è stato un acquazzone al momento dell’arrivo, al posto delle strade c’erano fiumi e pioveva talmente forte che non si riusciva neanche a vedere fuori dal finestrino. Solo Dio sa come siamo riusciti a trovare l’albergo, che per di più è senza numero civico.. solo in Spagna si può.

Venerdì 14 agosto

Giornata estremamente calda. Colazione abbondantissima – anche troppo – in albergo e poi visita a Granada, con particolare attenzione al quartiere arabo, veramente molto suggestivo, ottima anche la vista dell’Alhambra che si ha da lì.

Sabato 15 agosto

Oggi il programma prevedeva la visita all’Alhambra, il famoso complesso costruito dagli arabi arrivato tra i finalisti per rientrare tra le sette meraviglie del mondo e ideato per poter essere completamente autonomo da Granada: era infatti dotato di scuole, negozi, moschee. Veramente molto bello, il consiglio che vi do è però quello di prenotare i biglietti online almeno due settimane prima, in modo da poter scegliere l’orario d’ingresso che preferite: si esauriscono molto in fretta e vi evitate code chilometriche sotto ad un sole insopportabile. Le cose da visitare all’interno del complesso sono essenzialmente tre: il palazzo, i giardini Generalife, residenza estiva dei sultani, e l’Alcazaba.

Tappa numero 1: Barcellona

Vi sto scrivendo dalla bellissima Barcellona, sfruttando la connessione wireless gentilmente (e gratuitamente) messa a disposizione dall’hotel Amrey Sant Paul. A questo link potete vedere una mappa del nostro percorso, costantemente aggiornata (disponibilità di connessioni wireless permettendo).

Lunedì 10 agosto

Il viaggio è andato liscio, siamo partiti lunedì 10 alle 3.30 di mattina – ahimè – e non abbiamo trovato il minimo problema di traffico, se non in Francia quando nonostante il navigatore segnalasse code abbiamo deciso di sfidare la sorte (e la tecnologia) rimanendo imbottigliati in un incastro automobilistico senza fine per un’ora abbondante. Nonostante questo piccolo intoppo, siamo arrivati qui verso le 18.00. L’hotel lo abbiamo trovato subito grazie al navigatore di cui – poverino – in precedenza non ci eravamo fidati. Check in, valigie, parcheggio e giretto per il quartiere (molto carino devo dire), con prima visione della famosa Sagrada Familia e cena a base di paella in centro.

Martedì 11 agosto

Dopo una dormita rigenerante di otto ore abbondanti, inizio della mattinata con colazione, in modo da avere le energie necessarie per visitare la suddetta Sagrada Familia senza stramazzare al suolo sul più bello. Coda accettabile, una mezz’oretta circa, biglietto d’ingresso 11,00€ l’intero e 9,00€ per minorenni/studenti. Molto bella la chiesa, anche se ancora in costruzione, caratterizzata da linee curve di cui il signor Gaudi non poteva fare a meno. Segue, nel pomeriggio, scarpinata in centro. Vediamo alcune altre case progettate da Gaudi, passeggiamo lungo la Rambla deviando anche nelle viuzze laterali per poi arrivare al mare… stupendo. Mi colpisce una cosa di Barcellona: il profumo dell’aria 😀 Per finire la giornata, cena a base di pesce in centro e rientro con piedi parecchio doloranti all’hotel.

Mercoledì 12 agosto

Oggi è ufficialmente la giornata dei parchi. Iniziamo attraversando l’ospedale di Sant Pau, che nonostante sia a tutti gli effetti un ospedale, è notevole dal punto di vista architettonico. Con la metropolitana andiamo poi al parco Guell. Dopo una bella salita ci troviamo immersi in una boscaglia abbastanza arida. Essendo entrati dall’ingresso laterale, la prima impressione non è stata delle migliori, ma poi il parco a riacquistato punti mentre attraversavamo la sua parte centrale, disseminata di strutture progettate da Gaudi (sì, ancora lui). La giornata procede al Montjuic, un parziale fallimento considerato che tutte le fontane erano spente (si accendono ogni mezz’ora solo dal giovedì alla domenica nel periodo estivo) e che il parco retrostante non era niente di speciale.. sarà che in Italia siamo abituati a ben altri parchi, ma le aspettative erano molto più alte. Cena, come la sera precedente, nella plaça Reial e ritorno in albergo (ma questa volta in metropolitana) pensando già alla tappa del giorno successivo: Granada.

In partenza per la Spagna

Nonostante il sonno arretrato (è una settimana che dormo cinque ore a notte correndo come un pazzo durante il giorno) ho ancora le forze per trascinare con fatica le dita sulla tastiera di questo computer per dirvi che quando leggerete questo messaggio, sempre che la funzione di pubblicazione programmata di WordPress funzioni, sarò in viaggio verso la Spagna! Giorno della partenza a parte (sveglia alle 2.00) spero di riuscire a recuperare un po’ di ore di sonno in questa vacanza, se non altro dormendo almeno sette ore a notte, indipendentemente da quanta fatica si faccia durante il giorno 🙂 Infatti, nonostante il nome “Spagna” richiami subito alla mente villaggi turistici, isole e mare caldo, la nostra vacanza sarà di tutt’altro tipo: visitiamo città con relativi monumenti, molto più interessante che passare tre settimane in un villaggio turistico inutile ma purtroppo anche più stancante.

Gli aggiornamenti di questo blog, per i motivi sopra elencati, saranno forse un po’ meno frequenti di quanto già non siano, ma confidando nella rete wireless presente negli alberghi conto di poter scrivere a proposito delle nostre peripezie. Giusto così lo sapete, la prima tappa è Barcellona e il viaggio prevede anche di passare per il Portogallo (Lisbona, probabilmente) e una tappa finale nella mia bellissima Tübingen prima di tornare definitivamente a casa il 30 agosto. Definitivamente per modo di dire, considerato che il 4 settembre si riparte alla volta dell’Inghilterra per sbrigare un po’ di faccende riguardanti l’università per poi tornare il 9 e ripartire – stavolta definitivamente – dopo una decina di giorni, forse facendo tappa a Helgoland da Mons. Iacone.

A questo punto non vi rimane che augurarmi buon viaggio 😀 Al prossimo aggiornamento!

Tübingen, qualcosa di magico che ti resta dentro

Qualche giorno settimana mese fa (maledizione a tutte le volte che ho rimandato la pubblicazione di questo intervento) abbiamo ospitato a cena da noi la famiglia dalla quale sono stato ospitato per tre estati, quando ancora eravamo giovani, belli e sani (cit. Mons. Iacone) e trascorrevamo parte delle vacanze estive nella bella Tübingen (tra parentesi, trovo che la versione italianizzata del nome, Tubinga, sia veramente squallida). Devo ammettere che a rivederli e a parlare con loro mi è venuta una nostalgia incredibile dei “bei vecchi tempi”… e invidio non poco mia sorella che la prossima estate passerà qualche settimana in questo momento si trova a Tübingen mentre io, se tutto va bene, dovrò limitarmi a uno o forse due giorni alla fine di agosto 🙁

Quella città ha lasciato il segno, non solo dentro di me ma anche ad altri, e quando ci sono tornato l’estate scorsa mi ricordo perfettamente quanto mi sentissi bene quei due giorni,  nonostante fosse un periodo generalmente un po’ buio per me. Nonostante questo, ogni volta che ci penso la mente torna indietro alle estati passate, con il mitico gruppo AZB di Bolzano, la Ingrid o la Claudia (a seconda dell’annata), il Sammi, Heiko, la Urusla ( 😀 ) e chi più ne ha più ne metta… le serate passate al Neckarmüller, al Little Italy o sulla Neckarinsel (o Platanenalee, come la si vuole chiamare)… e un’immagine che veramente mi resterà per sempre nel cuore: l’ultima sera, la citta immersa nella nebbia… veramente magico… la consapevolezza di non tornarci e una tristezza immensa, ma comunque un’atmosfera magica… tanto che pur di non andare a dormire, dopo essere tornato a casa alle 4 sono andato ancora a farmi un giretto solitario per la mia zona residenziale di collina, nonostante il nebbione che si condensava sul filo degli auricolare dell’ipod 🙂

Tübingen

Tübingen.

Forever in our hearts.

Viaggio in Inghilterra? C’è ESSS ltd

Ebbene sì, questo è un vero e proprio intervento pubblicitario 😛 Naturalmente non sono stato né pagato per farlo, né me lo ha chiesto qualcuno 🙂

Volete fare un viaggio in Inghilterra? Non vi destreggiate bene tra i meandri di Internet, o non vi fidate a prenotare/acquistare le cose che vi servono online prima della partenza? Volete evitare brutte sorprese una volta arrivati a Londra?

Per voi c’è ESSS ltd, una piccola compagnia a conduzione familiare con sede a Londra (a Wimbledon, per la precisione) che si occupa di organizzare viaggi studio e vacanze in Inghilterra per gruppi di persone e singoli. Dal momento in cui ci si rivolge a loro, si può chiedere un preventivo e valutare l’offerta ricevuta. Sono loro ad occuparsi di tutto: dal volo ai trasporti nella città, dal mangiare (per gli studenti che frequentano una scuola ad esempio è previsto, volendo, un packet lunch per pranzo) alle visite guidate, che spesso sono convenienti in quanto, come azienda, riescono generalmente ad ottenere prezzi migliori. Gli studenti in vacanza-studio si possono iscrivere in una scuola di lingua inglese a Wimbledon (e per esperienza personale vi posso assicurare che sono molto valide), e verranno ospitati da famiglie del luogo.

La ESSS ltd è a disposizione 24h/24 per qualsiasi domanda o problema durante, prima e dopo la permanenza a Londra.

Se siete interessati, chiedete pure a me o mettetevi in contatto direttamente con loro tramite il loro sito 🙂