Il cinema in 3D? No, grazie

Qualcuno mi spiega cosa ci trovate di tanto bello ed interessante nel cinema in 3D? Pagare il biglietto 2/3 euro in più? Indossare degli occhialetti da pochi euro per due ore? “Ci vado anche io perché ci vanno tutti e quindi è figo?”

Che poi diciamocelo, quello che chiamano 3D in realtà non è vera tridimensionalità, ma semplicemente prendere qualche elemento e metterlo in primo piano rispetto agli altri, muovendolo nello spazio (necessariamente limitato) in maniera più o meno dinamica e più o meno riuscita. Ma tutti gli elementi, davanti o dietro che siano, rimangono bidimensionali di per sé. E la prova di questo finto 3D sono i film che vengono girati nel modo “classico”, e poi riadattati in postproduzione per distribuirli come tridimensionali. Ora ditemi, come può essere tridimensionalità questa? Cosa aggiunge ad un film, in che modo lo arricchisce? La tridimensionalità c’è già in qualsiasi altro film tradizionale: è nella nostra mente, grazie alla prospettiva, da sempre usata dal cinema e dalla fotografia. Ma no, signori, di colpo l’umanità è diventata più esigente. Senza 3D non si sopravvive, non ci si diverte, e visto che ci siamo cominciamo a produrre anche le televisioni tridimensionali!

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E io pago…

E’ incredibile come la gente venga presa in giro a volte… a fine dicembre (ma l’ha annunciato solo pochi giorni fa) Bondi ha firmato un decreto legge con il quale autorizza la SIAE ad incassare un tassa da applicare a tutti gli apparecchi che contengano una memoria interna. Lo scopo di ciò? Pagare (in anticipo) i diritti d’autore dei file che verranno salvati su quell’unità. Poco importa che si tratti di chiavette USB da usare per salvare i documenti da portare in università il giorno dopo oppure la schedina di memoria sulla quale poter salvare le foto e i video fatti con il telefonino. Gli hard disk che avete sul computer, il DVD su cui salverete i filmati delle vacanze saranno tutti sottoposti a questa nuova tassa al momento dell’acquisto.

Ridicolo? Sì. E’ come presupporre che ogni supporto venga utilizzato per salvarci contenuti sui quali non è stato pagato il diritto d’autore. E cosa dire di chi invece ha sempre acquistato regolarmente ciò a cui era interessato? Si potrà sentire autorizzato ad acquisire questi file illegalmente, considerato che i diritti d’autore gli ha pagati in ogni caso? Oppure continuerà a comprare online, pagando allegramente due volte i diritti d’autore (se non tre, acquisto-hard disk-ipod)?

Io NON difendo la libera condivisione di materiali protetti da diritti d’autore ma, diciamocelo, questo non è il modo di risolvere il problema. L’unica conseguenza sarà rendere i prezzi della tecnologia venduta in Italia ancora più ridicoli di quando già non siano, e questo, per quanto mi riguarda, altro non è che un incentivo a comprare all’estero, considerato che con questi aumenti si riesce a pagare una spedizione internazionale senza problemi (qui una stima degli aumenti di Altroconsumo, notare il rincaro di 8,20€ per una confezione di DVD).

Gli italiani, secondo me, devono smetterla di rimanere passivi davanti a tutto questo… questo è solo un esempio, ma la situazione è ormai generalizzata… se c’è qualche cosa che non va bisogna muovere il culo e cambiarla!

Ah, dimenticavo… ma i decreti legge non erano stati ideati per far fronte a situazioni di emergenza, per le quali non si poteva aspettare la creazione di una normale legge parlamentare?

Testo del decreto legge

Ulteriori informazioni: 1 2 3

Apple Magic Mouse (e il suo prezzo)

Io me lo sono sempre chiesto: come fanno alla Apple ad inventarsi tutte queste cose? Al mouse “classico”, come tutti noi lo intendiamo, non manca nulla. Ha i suoi due bei tastini, sinistro e destro (che sta tanto simpatico allo zio Bill), eventualmente qualche controllo supplementare per i più sfegatati, ma tutto finisce lì.

Il tutto finisce lì? Ovviamente no! La Apple si è appena inventata il Magic Mouse, che al prezzo di 69€ (un po’ altino per un mouse in effetti) offre tutte le funzionalità di un normale mouse, con in aggiunta una bella superficie multitouch in grado di rilevare quante dita muoviamo e come le muoviamo e di reagire di conseguenza. In pratica hanno trasferito su un mouse quello che già si poteva fare con il trackpad multitouch dei MacBook Pro (che, dopo averli usati per un mesetto, vi assicuro funzionano benissimo). Magic Mouse, dotato sensore laser, si interfaccia al computer via Bluetooth e stando a quanto dichiarato da Apple funziona fino ad una distanza di circa 10 metri.

Al momento non sento il bisogno di comprarlo, considerato che i 46€ mi farebbe comodo spenderli altrove… ma se qualcuno me ne regalasse uno non lo butterei via! (Sì, è un suggerimento quello che vi sto dando 😛 )

Qualcuno di voi ne possiede uno o ha intenzione di acquistarlo?

UPDATE: curiosando un po’ in giro per il sito Apple mi è sorta una domanda… qualcuno è in grado di spiegarmi perché se compro il mouse da Apple Italia lo pago 69€, se lo compro da Apple UK 55£ (circa 60€) e se lo compro da Apple US lo pago 69$, ovvero 46€? Perché se lo compro in Italia devo pagare il 50% in più che se lo comprassi in America?