Come fare: prenotare il proprio turno all’ufficio postale con “Prenota ticket”

A chi non è successo di andare alle poste per sbrigare una cosa da pochi minuti, magari per spedire un pacco o ritirare una raccomandata, e di dover aspettare un’ora in coda? Negli ultimi anni la situazione è migliorata grazie all’introduzione dei sistemi elettronici di gestione delle code, che ci evitano di dover rimanere in piedi in coda ad aspettare, ma questo non ha eliminato il problema dell’attesa. Di recente è stato però introdotto un nuovo servizio chiamato Prenota ticket, che permette di prenotare il proprio turno all’ufficio postale ancora prima di uscire di casa.

Questo nuovo servizio è accessibile mediante l’app “Ufficio postale” e dal sito di Poste Italiane. In entrambi i casi la procedura comincia con la ricerca di un ufficio postale; una volta individuato quello che fa al caso nostro verrà mostrata anche l’opzione da selezionare per poter prenotare il nostro turno.

Dai risultati di ricerca degli uffici postali dal sito di Poste Italiane, l’opzione “Prenota ticket”

Prenota ticket non è infatti disponibile in tutti gli uffici postali, ma solo in quelli principali e comunque solo negli orari di apertura dell’ufficio (non è possibile prenotare un ticket alle 7 di mattina, ad esempio). Una volta selezionata l’opzione potremo scegliere la tipologia di servizio per la quale ci vogliamo mettere in coda e l’orario che desideriamo. Per quanto riguarda la tipologia di servizio è stata recentemente cambiata la logica di gestione delle code: mentre in precedenza si poteva scegliere tra prodotti finanziari, postali, singola operazione ecc., ora l’unica distinzione è tra “clienti BancoPosta” e tutti gli altri. Per quanto riguarda invece l’orario, generalmente la prima prenotazione disponibile è dopo 30 minuti, tuttavia non sono ancora riuscito a capire se le tempistiche si allunghino nel caso in cui nell’ufficio postale ci siano code molto lunghe. Una volta prenotato il turno che fa al caso nostro, ci verrà mostrata una ricevuta contenente un codice QR ed il codice che vedremo comparire sugli schermi dell’ufficio postale quando toccherà a noi, insieme al numero indicante lo sportello a cui recarsi. Continua a leggere »

Tempo di vacanze: i Bed and Breakfast

Per chi è in cerca di un posto dove soggiornare, sia che si viaggi da soli o in compagnia, perché non considerare una sistemazione di dimensione più “familiare”, meno informale e più economica del solito hotel e prenotare in un Bed and Breakfast? Si tratta generalmente di famiglie che hanno delle stanze libere, che per racimolare qualche soldo in più affittano ai turisti per una o più notti. Come suggerisce il termine, i B&B generalmente offrono pernottamento e prima colazione.

La conduzione familiare dei B&B permette di instaurare un rapporto a tu per tu con lo staff che nei grandi hotel generalmente non è possibile raggiungere. Si possono chiedere consigli ed informazioni turistiche senza problemi. Questa in realtà è un’arma a doppio taglio, poiché se lo staff di un B&B vi sta antipatico non avrete modo di scappare! La struttura non è di natura commerciale e quindi la qualità, ma soprattutto la quantità di servizi disponibili sarà inferiore. Preparatevi (nel peggiore dei casi) a non avere una connessione ad internet, a non avere un parcheggio e ad una scelta limitata per quanto riguarda bevande ed alimenti della colazione. La maggior parte dei B&B infatti non hanno l’autorizzazione a preparare e somministrare cibo, e possono offrire solamente prodotti confezionati.

E’ potenzialmente più difficile pianificare una vacanza con sistemazione presso B&B. Spesso queste strutture non sono presenti in internet o non accettano la prenotazione online, quindi spesso è necessario recarsi sul posto e cercarlo lì. Comunque, con la diffusione che internet ha conosciuto nell’ultimo decennio sono tanti i B&B che sono online. Si sono evoluti molti siti specializzati, tra cui tripadvisor.it, booking.com o venere.com. Ad esempio, se si ha intenzione di andare alla fiera del libro e si è alla ricerca di un buon Bed and Breakfast a Torino sul sito di Venere, si otterrà una lista di strutture che è possibile ordinare per popolarità e giudizio degli utenti. Se in alto si inseriscono anche le date di arrivo e partenza, e il tipo di camera richiesto, il sito restituirà solamente le strutture che hanno una camera disponibile nel periodo richiesto. Cliccando sull’apposita linguetta in alto, è inoltre possibile visualizzare tutti i risultati su una mappa, permettendovi di dare la priorità alle strutture più vicine al centro città, ad esempio. Utilizzando i filtri a sinistra, è possibile effettuare una ricerca ancora più mirata alle proprie esigenze, ad esempio scegliendo quale dev’essere la fascia di prezzo, il quartiere o la tipologia di struttura.

Il giudizio dei clienti è un parametro essenziale quando si è alla ricerca di un hotel o di un B&B online. Spesso la descrizione della struttura o le foto pubblicate potrebbero essere fuorvianti, mentre le recensioni dei clienti non mentono mai. E’ quindi importante leggerle attentamente, ed una volta individuata la struttura che fa al caso vostro, prima di prenotare potrebbe essere una buona idea dare un’occhiata a siti quali Google Maps, che incorporano un database di recensioni indipendente dal sito di prenotazioni.

Ancora problemi tecnici al Cineplexx di Bolzano

Apprendo ora che nei giorni passati (meta gennaio al momento della scrittura dell’articolo, ndr) al Cineplexx di Bolzano si sono ripetutamente verificati problemi tecnici nella proiezione del film Avatar (3D). Tutto questo va ad aggiungersi alle non poche lamentele che sento ultimamente in merito ai prezzi diciamo “non troppo ragionevoli”, considerato che andare a vedere Avatar al Cineplexx di Bolzano comporta:

  • 8,00€ per il biglietto d’ingresso standard;
  • 2,00€ di supplemento per il 3D;
  • 1,00€ di supplemento per la durata del film (162 minuti)
  • eventuale 1,00€ di supplemento per la prenotazione del biglietto;
  • eventuale parcheggio per chi viene da fuori città o per chi decide di non voler camminare (non passano mezzi pubblici).

Per un totale di ben 12,00€ + parcheggio + eventuali dolciumi… a persona! Un po’ tantino per un film… no?

fonte

Freshers’ week @Southampton University (ma non solo)

Titolo alternativo per l’intervento e potenzialmente più figoso: Let’s get fresh!

Ed ecco un intervento immancabile parlando di università nel Regno Unito, un intervento a proposito di uno degli eventi portanti di ogni anno accademico inglese che si rispetti, atteso con ansia non solo dalle matricole ma anche dagli studenti di vecchia data di ogni università: la freshers’ week. Come il nome stesso lascia intendere, è una settimana dedicata all’arrivo dei nuovi studenti, anche se poi effettivamente è un’occasione per tutti gli studenti dell’università di far casino e di fare scorrere fiumi e fiumi di alcool lungo le vie che attraversano il campus.

Quindi… so già cosa aspettarmi durante la mia prima settimana a Southampton, con tanto di programma, orari, biglietti e prenotazioni online dei biglietti, aperte in anticipo per i freshers e solo dal 20 settembre in poi per tutti gli altri 🙂

Tappa numero 5: Lisbona

Giovedì 20 agosto

La mattina partiamo con tutta calma da Siviglia in direzione Lisbona. Il viaggio procede tranquillo e senza intoppi e verso le 16 CET (15 locali, in Portogallo c’è un’ora in meno rispetto all’ora europea) arriviamo all’Hotel Roma. Ottima la prima impressione della struttura, un po’ meno buona quando abbiamo visto che ci sono stati alcuni disguidi con la prenotazione della stanza, che non era proprio come la volevamo (ad esempio, fumatori invece che non fumatori e senza garage prenotato per la macchina). In ogni caso, niente a cui non si possa porre rimedio, lo staff dell’hotel è stato gentilissimo ed effettivamente non è stata neanche colpa loro, ma bensì del sito tramite il quale abbiamo effettuato la prenotazione, che non ha inoltrato tutti i dettagli all’hotel. Segue giretto serale in centro a Lisbona e cena in un ristorante che non ha esitato a far comparire nel conto cose come 4,00€ di supplemento per la cena in “terrazza” (ovvero la strada fuori dal locale). Nonostante questi piccoli intoppi del primo giorno, sento che Lisbona è candidata per rientrare tra le mie città europee preferite, seppur non allo stesso livello di Londra e Vienna. Staremo a vedere 🙂

Venerdì 21 agosto

Iniziamo la giornata piuttosto tardi, dopo aver fatto un’abbondantissima colazione in albergo e risolto i problemi sulla stanza e sul garage sorti al nostro arrivo il giorno precedente. Compriamo un biglietto giornaliero alla stazione della metropolitana che si trova a 50 metri dall’albergo, che ci permetterà di viaggiare su qualsiasi mezzo a Lisbona per 24 ore senza limiti di orario: metropolitana, bus, tram, funicolari e chi più ne ha più ne metta, il tutto per 4,20€, un vero affare se lo si sa sfruttare! Come prima cosa decidiamo di approfittare di questo biglietto e prendiamo il mitico tram numero 28, un vero must per chi vuole vedere Lisbona. Che sia un must lo si capisce subito dalle code che ci sono alle fermate per riuscire a salirci, niente di terribile comunque. Devo ammettere che farsi un giretto per il centro con questo tram è veramente un’esperienza suggestiva, ci si snoda tra vicoletti strettissimi e saliscendi da non scherzare, tanto da chiedermi più di una volta come faccia un tram ad essere così maneggevole e manovrabile. Fantastico! 😀 Tra una corsa in tram e l’altra, hanno trovato posto anche le visite al castello di Lisbona. Non è un vero e proprio castello come me lo aspettavo (per fortuna), ma consiste semplicemente in una terrazza sopraelevata su una delle tante colline di Lisbona circondata da mura che si possono percorrere. Purtroppo c’è da pagare un biglietto di 5,00€ a testa, la metà se si è studenti o famiglie, ma la vista che si ha da lassù su Lisbona è veramente bella. Se avete diritto allo sconto secondo me ne vale la pena, se dovete pagare i 5,00€ interi fatevi un po’ i vostri conti e decidete se andare o meno 🙂 Prima di tornare a casa scopriamo in modo del tutto casuale l’esistenza degli elevatori e ne usiamo uno, il più bello a mio parere, l’elevador da Bica. Ora vi lascio che andiamo a cenare fuori, nei prossimi giorni speriamo di riuscire ad ascoltare un po’ di Fado live, sono proprio curioso!

Sabato 22 agosto

Iniziamo la giornata con la visita al quartiere Belem, costruito ad ovest della città, comodamente raggiungibile con una combinazione metropolitana+tram o metropolitana+autobus, tutto compreso nel biglietto giornaliero segnalato in precedenza. Da segnalare c’è il monastero dos Jeronimos (ingresso nella chiesa gratuito, ingresso nel chiostro a pagamento ma gratuito la domenica mattina), la torre di Belem (a pagamento, noi non siamo entrati perché non avevamo la minima voglia di fare la coda sotto al sole cocente) 😀 Segue visita al cosiddetto monumento delle scoperte, dal quale è possibile godere di una bella vista sulle rive del fiume Tago, che proprio in prossimità di Belem sfocia nell’oceano Pacifico. Nel pomeriggio visitiamo qualche chiesetta che non è nemmeno il caso di menzionare e facciamo un giretto con l’elevatore che ancora ci mancava, l’elevador do Lavra.

Domenica 23 agosto

Una giornata all’insegna degli spostamenti, almeno non posso dire di non aver sfruttato a fondo il biglietto giornaliero acquistato la mattina al modico prezzo di 3,70€. Prima di tutto ci rechiamo al monastero dos Jeronimos (già nominato ieri) per sfruttare l’entrata gratuita della domenica mattina al chiostro, e devo dire che ne è valsa la pena, è molto carino. Poi, con una combinazione strana di tram e autobus, andiamo al museo dell’azulejo. Ai miei genitori è piaciuto, se vi interessano le piastrelle colorate piacerà anche a voi 😀 (c’è da dire, però, che queste piastrelle colorate sono caratteristiche di molte facciate di vecchie case che si trovano nel centro storico di Lisbona). Segue, in mancanza di voglia di fare altro, due giri completi sul tram numero 28 (mitico!), per un totale di tre ore di sferragliamento… 😀

Che dire, Lisbona mi è proprio piaciuta, nonostante non abbia avuto modo di sentire il fado che mi interessava. E’ fantastico come in questa città riescano a convivere il vecchio e il nuovo, come una città possa progredire rimanendo comunque indissolubilmente legata al proprio passato, ed è proprio questo quello che mi ha affascinato 🙂 In ogni caso domani si parte, ma con la promessa di tornare a Lisbona un giorno o l’altro. Prossima tappa: Madrid!

Il tram numero 28 a Lisbona
Il tram numero 28 a Lisbona