L’altro giorno ho scoperto per caso un nuovo film sulla morte del cinema “tradizionale”. Questa tematica fa venire in mente immediatamente il celebre Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. E forse è proprio la presenza di questo capolavoro ad oscurare Splendor, film del 1989 diretto da Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Massimo Troisi. Le similitudini sono molte, a partire dalla trama, ma anche la colonna sonora e l’ambientazione.

Splendor narra la storia di un cinema di Arpino, piccola cittadina del Lazio in provincia di Frosinone, il cui gestore è costretto a chiudere a causa dei guadagni ormai inesistenti dopo un periodo di attività molto redditizio, principalmente a causa dell’avvento della televisione. Il piccolo cinema Splendor cercò di salvarsi proponendo rassegne culturali e prendendo in considerazione l’idea di trasformarsi in un cinema a luci rosse, se non fosse che il gestore, che si era occupato di cinema fin da piccolo, non trovò il coraggio di prendere questa decisione. Infine, nonostante le continue proposte e le richieste del proiezionista, venne presa la decisione di vendere il locale. Il film si conclude con una scena molto bella, in cui proprio al momento dell’ultima chiusura la sala viene riempita dagli abitanti di Arpino, venuti a dare un ultimo saluto al loro cinema.

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