Ricordate l’intervento che scrissi tempo fa sull’introduzione dell’equo compenso per quanto riguarda i prodotti elettronici in vendita in Italia? Ebbene, le cose non sono andate bene male come si pensava e ai piani alti sono tornati a discutere la faccenda.

Oltre a dover definire meglio la natura di questi aumenti, definizione molto importante dal punto di vista giuridico poiché potrebbe addirittura invalidare completamente il decreto, si sta aspettando il parere della Commissione Europea su questa nuova legge… speriamo che almeno lì ci sia un po’ di buonsenso. Chiarimenti sono stati chiesti al governo, che però non fa che ripetersi continuamente: “Non è una nuova tassa, ma un compenso che spetta di diritto ai detentori del copyright”.

Ovviamente, pagarlo due o tre volte anziché una quando compro un mp3 e lo metto sul mio hard disk non è un problema… gli spetta di diritto! Così come non è un problema pagare l’equo compenso per salvare le foto fatte in vacanza sulla schedina di memoria della fotocamera!

Avanti così! 🙁

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