Il non-buonsenso degli inglesi

Gli inglesi sono molto apprezzati in Europa per il loro rispetto delle regole e per l’educazione. Le code ordinate che si formano alle fermate dell’autobus, la burocrazia che si fa velocemente online e nonna Betta che tiene tutto sotto controllo mentre si beve un tazza di Earl Gray, dando il buon esempio a tutta la popolazione. L’Inghilterra è un Paese che si pregia di poter ospitare, accettare e dare lavoro a tutti, il Paese delle infinite opportunità, dove ogni persona viene considerata per quello che vale davvero e non per simpatie o amicizie, evviva la mentalità aperta, evviva le pari opportunità. Ma sotto tanti punti di vista della vita quotidiana questo è un vanto di facciata, perché il tessuto sociale di base è formato da persone semplici, con una cultura spesso limitata che li porta a non provare nemmeno a capire le altre culture, figuriamoci ad apprezzarle. E, soprattutto nelle persone più anziane, c’è un che di “noi non abbiamo bisogno degli altri, siamo migliori, abbiamo le colonie, l’aeronautica, la marina, abbiamo il tè, la birra e va bene così”. Criticano i francesi perché sono francesi. Non perdono occasione per sfottere gli americani perché usano unità di misura imperiali ma non si accorgono che poi vanno al bar ad ordinare una pinta di birra guidando una macchina che indica la velocità in miglia orarie e viaggiando su strade dove i cartelli indicano le distanze in yard. E per fortuna che hanno iniziato ad usare il sistema decimale per la moneta, sennò mi ritroverei a dover pagare con scellini (1/20 di sterlina) e penny (1/12 di scellino)! “Sono 3 sterline, 17 scellini e 10 penny!” E non vorrei essere io quello che deve dare il resto… La stragrandissima maggioranza degli inglesi, soprattutto i più giovani (credo), usano le unità di misura imperiali, ma senza sapere quanti yard ci siano in un miglio e quanti pollici ci siano in un piede, e come biasimarli; non parlano altre lingue, non hanno idea di cosa sia la grammatica e di conseguenza sono delle capre quando cercano di imparare altre lingue. Parlo per esperienza personale: di grammatica inglese ci capisce di più un italiano medio che un inglese di madrelingua. Continua a leggere »

Sono ancora qui!

No, non sono sparito… sono ancora vivo (ma per miracolo) e negli ultimi giorni sono stato sommerso da cose da fare all’inverosimile! Nel frattempo sono finite le vacanze estive e sono tornato a Southampton, dove per una settimana non ho avuto una connessione internet nella nuova casa, cosa che mi ha impedito di dedicare un po’ di tempo al blog. Negli ultimi giorni sono stato molto preso dalle attività che abbiamo organizzato a Union Films per la Freshers’ Week. Che dire, debilitante questa settimana! Ma ora per fortuna è passata e domani (oggi, ndr) si torna alla vita ordinaria e ricominciano le lezioni! Fortunatamente l’inizio è abbastanza soft, nel senso che abbiamo solo tre ore dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 18. La prima settimana dovrebbe essere relativamente tranquilla, essendo che non ci sono laboratori e molti corsi avranno una lezione di presentazione all’inizio. Mi è stato invece riferito che il primo semestre del secondo anno del corso di ingegneria aeronautica è il più duro in termini di quantità di lavoro, mentre sembra essere abbastanza tranquillo in termini di ore di lezione… staremo a vedere come si evolve la faccenda.

Nel frattempo vi saluto che qui è il caso di andare a dormire, considerando che da domani si ricomincia a fare sul serio! 😉

A presto!

In partenza per la Spagna

Nonostante il sonno arretrato (è una settimana che dormo cinque ore a notte correndo come un pazzo durante il giorno) ho ancora le forze per trascinare con fatica le dita sulla tastiera di questo computer per dirvi che quando leggerete questo messaggio, sempre che la funzione di pubblicazione programmata di WordPress funzioni, sarò in viaggio verso la Spagna! Giorno della partenza a parte (sveglia alle 2.00) spero di riuscire a recuperare un po’ di ore di sonno in questa vacanza, se non altro dormendo almeno sette ore a notte, indipendentemente da quanta fatica si faccia durante il giorno 🙂 Infatti, nonostante il nome “Spagna” richiami subito alla mente villaggi turistici, isole e mare caldo, la nostra vacanza sarà di tutt’altro tipo: visitiamo città con relativi monumenti, molto più interessante che passare tre settimane in un villaggio turistico inutile ma purtroppo anche più stancante.

Gli aggiornamenti di questo blog, per i motivi sopra elencati, saranno forse un po’ meno frequenti di quanto già non siano, ma confidando nella rete wireless presente negli alberghi conto di poter scrivere a proposito delle nostre peripezie. Giusto così lo sapete, la prima tappa è Barcellona e il viaggio prevede anche di passare per il Portogallo (Lisbona, probabilmente) e una tappa finale nella mia bellissima Tübingen prima di tornare definitivamente a casa il 30 agosto. Definitivamente per modo di dire, considerato che il 4 settembre si riparte alla volta dell’Inghilterra per sbrigare un po’ di faccende riguardanti l’università per poi tornare il 9 e ripartire – stavolta definitivamente – dopo una decina di giorni, forse facendo tappa a Helgoland da Mons. Iacone.

A questo punto non vi rimane che augurarmi buon viaggio 😀 Al prossimo aggiornamento!

L’arte della pianificazione della giornata

Esistono due modi di vedere la vita: si fa quello che capita, a seconda di come ci si sente al momento, oppure si pianifica ogni secondo della propria giornata per essere sicuri di sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Non vi nascondo che mandare tutto a farsi benedire e scegliere il primo stile di vita è una prospettiva allettante… ma purtroppo non attuabile, essendomi io infilato in duecentomila attività che – guarda un po’ – culminano tutte in questo periodo. La mia agenda è una concentrazione di:

  • corso di pianoforte all’Istituto Musicale;
  • corso di informatica musicale all’Istituto Musicale;
  • corso di tedesco al Palladio;
  • ripetizioni di matematica da dare ad una ragazza di terza media;
  • lavorare al cinema;
  • fare scuola guida più qualche guida con mio papà;
  • prove per le selezioni del saggio finale di Istituto;
  • prove per il saggio di classe di informatica musicale, di tastiere e di contrabbasso – eh sì, accompagno i contrabbassisti;
  • prove per il festival europeo che è già spaventosamente vicino;
  • prove per il saggio di classe e delle classi di pianoforte dell’istituto;
  • prove per il saggio dell’UPAD;
  • poi – volendo – si potrebbe anche studiare per la simulazione di terza prova che si terrà di qui a qualche giorno e che è veramente un bella botta;
  • tesina da preparare e ovviamente da studiare;
  • ricerca su Torricelli da presentare entro il 20 maggio;
  • qualche volta potremmo anche provare ad uscire con qualche amico;
  • due minuti ritagliati per aggiornare questo blog 🙂

E chi più ne ha più ne metta 😀 Fatto sta che mi sto specializzando nell’organizzazione delle giornate, nell’ottimizzazione dei tempi e nell’incastrare gli impegni, tanto che a volte mi faccio paura da solo. La durata di ogni trasferimento è calcolata al minuto, corri di qua, corri di là, bestemmie ogni volta che qualcosa non va come dovrebbe andare con conseguente ritardo sulla tabella di marcia. Però alla fine della giornata c’è anche, oltre alla stanchezza, una sorta di sadica soddisfazione nel constatare di essere riuscito a fare tutto come doveva essere fatto, e di averlo fatto al meglio. Avanti così fino a giugno, poi esami, e poi per qualche mese relax totale – spero!

E poi… chi lo sa! Università in Italia? Università in Inghilterra, e dire quindi bye bye a tutte le persone che conosco qui a Bolzano? Ardua scelta 🙁

School’s (almost) out!

Ed eccoci qui di nuovo a scrivere in questo blog e ad aggiornarvi un po’ sulla situazione 😀

Bè, la scuola è praticamente finita! Oggi pomeriggio fanno le nostre pagelle, e ovviamente fino a alle 13.20 di oggi siamo pieni fino al collo di verifiche e interrogazioni.. ed è sorprendente come queste verifiche siano insopportabili dopo nove mesi che non fai altro 😀 Sarà perché c’è un sole fantastico (si fa per dire, adesso piove) e nessuno ha voglia di studiare, vai a sapere… 😉 Cavolo però, ogni tanto guardo il calendario e vedo che manca veramente pochissimo all’inizio delle vacanze! E io il 15 giugno dovrei partire per Londra! Dico “dovrei” perché in realtà mi è stato proposto di partecipare a WebValley 2008, un camp estivo basato sull’informatica e completamente finanziato dalla Provincia di Bolzano, una succulenta opportunità da non lasciarsi sfuggire… il problema è che questo camp si sovrappone al soggiorno studio a Londra, che quindi sarebbe da spostare, solo che perderei volo, prenotazione della scuola, della famiglia, attività varie e soprattutto mi ritroverei un mese a mezzo a Wimbledon senza il mio gruppone!! Insomma un po’ di casini… io intanto ho fatto la domanda per WebValley: vediamo se viene accettata, poi deciderò!

Comunque giusto per la cronaca venerdì scorso il contrabbassista si è ammalato all’ultimo (polmonite fulminante), quindi il mio saggio all’Haydn è saltato, ma forse è meglio così considerato il “modesto livello qualitativo” che raggiungevamo hehe!

Altro piccolo aggiornamento: sabato 7 dalle 14.30 alle 20.30 c’è un concerto di beneficenza all’aeroporto militare di Bolzano, entrata con offerta libera, tra le varie esibizioni ci sono i Sussudio e l’orchestra Italia a 78 giri 😉

A presto!