Il trenino rosso del Bernina: come organizzare il viaggio

Di recente sono stato a fare un gita sul suggestivo trenino rosso del Bernina, ed ho pensato di scrivere questo breve articolo per dare alcuni consigli organizzativi a chi volesse organizzare una gita simile.

La ferrovia del Bernina, dal 2008 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, collega Tirano (in Valtellina) con Sankt Moritz (Svizzera) attraverso il passo del Bernina, ed è stata costruita tra il 1908 ed il 1910. Si tratta di una ferrovia alimentata a corrente continua ad 1 kV a scartamento ridotto (1 metro) per rendere possibile la realizzazione di curve più strette riducendo al minimo l’attrito.

Nel mio caso la gita è stata organizzata in una sola giornata, con un pernottamento in zona la notte precedente e quella successiva. Il luogo più adatto per pernottare è ovviamente Tirano, ma se volete risparmiare qualcosa si trovano moltissimi posti nelle vicinanze, a 10/15 minuti di macchina dalla stazione di Tirano. Nel mio caso ho soggiornato alla Locanda e Trattoria Altavilla a Bianzone e, se vi accontentate di una stanza semplice e senza fronzoli, non posso fare altro che consigliarla anche a voi per il personale gentile, la vista sulla vallata e soprattutto per l’ottimo ristorante.

Per la gita vera e propria esistono due opzioni: prendere il Bernina Express oppure il treno regionale. Va detto che la vera Bernina experience andrebbe fatta con il Bernina Express, ma io ho preferito il treno regionale per i seguenti motivi: Continua a leggere »

Migliorare l’efficienza dei treni ad alta velocità

Visto che ultimamente manca (e in maniera preoccupante) l’ispirazione per scrivere in questo blog, vi racconto un po’ del mio IP (Individual Project) di quest’anno.

Si tratta di studiare come viene migliorata l’aerodinamica dei treni ad alta velocità installando delle coperture laterali per i vani delle ruote, attualmente non installate in Europa. Nello specifico lo studio fa riferimento all’ICE 3 tedesco, ma studi simili sono stati condotti su treni analoghi, soprattutto l’ETR 500 (la “famosa” Frecciarossa italiana). I miglioramenti relativi all’aerodinamica portano con sé due vantaggi non discutibili: un miglioramento dell’efficienza del treno (viene ridotta la resistenza) e una diminuzione del rumore emesso dal treno quando viaggia alle alte velocità.

Uno studio condotto in Italia su un ETR 500 ha dimostrato come le coperture possano migliorare le prestazioni del 10%. Addirittura, riprogettando una versione ottimizzata del treno includendo le coperture laterali, si potrebbe arrivare ad un 15%. Sembrano valori molto ottimistici in effetti, ed i risultati che ho ottenuto io finora mostrano un miglioramento del 5% circa in termini di efficienza energetica. Pensateci però, questo equivale a dire che ogni 20 treni in circolazione dotati di coperture, uno viaggia gratis rispetto alla situazione attuale. E se vi sembra poco… Continua a leggere »

Ritardi e mentalità

Treno regionale da Verona per il Brennero in ritardo. Vabbè, succede. 20 minuti, che diventeranno poi 25, il che significa che il treno lo si vedrà arrivare al binario solo 30 minuti dopo. E infatti, invece che arrivare alle 13.32, arriva alle 14. Bene, finalmente chi deve scendere può scendere, chi deve salire può salire. Pronti a partire! No. No? Come no? Che aspettiamo?

A prescindere dall’esempio stupido (sono decine le possibili ragioni per le quali il treno potrebbe essere stato costretto ad aspettare), il succo della faccenda rimane: in Italia si fa con comodo, chi deve aspettare aspetta perché tanto ne ha bisogno.

Io ho una grande fortuna, che è quella di poter confrontare la nostra realtà con quella di un altro Paese, il Regno Unito. E solo vivendo un po’ in un posto e un po’ in un altro ci si rende conto di queste differenze, di come la gente vive e vede le cose in modo diverso. Una vacanza non è abbastanza per cogliere tutte le sfumature della mentalità di una popolazione, bisogna viverci, ogni giorno. Gli inglesi non sono persone che non pensano ad altro che al lavoro, tutt’altro. Le ferie e gli scioperi li fanno anche loro. Ma quando si lavora, si lavora, il resto lo si fa dopo. Altrimenti se ne pagano le conseguenze. E per carità, nessuno è un santo: la pigrizia, la voglia di farsi gli affari propri sul posto di lavoro, la corruzione, la disonestà esistono dappertutto. Ma qui in Italia sono radicate nella mentalità della gente, sono comunemente accettate. Certa gente cerca anche di spacciarle apertamente per ovvie e necessarie.

L’unica cosa che tiene a galla la barca qui è il grande buonsenso della gente, la gente comune, che sa “drizzare le orecchie” quando sente puzza di bruciato. Che però è la stessa gente che preferisce chiudere un occhio quando si trova davanti a certe situazioni, piuttosto che provare ad aggiustare le cose. La stile di vita “sciallo” italiano fa gola a tutti, me incluso, e come non potrebbe… ma non si può andare avanti così, ne pagheremo le conseguenze… ne paghiamo le conseguenze. Ahi ahi ahi, se le paghiamo.

Piccoli trucchi per acquistare i biglietti ferroviari in Inghilterra

Qualche consiglio per i colleghi studenti/viaggiatori che come me hanno bisogno di viaggiare spesso e spostarsi in Inghilterra. Come saprete, l’acquisto di un biglietto ferroviario è un disastro per chi non sa come destreggiarsi tra le varie tariffe ed opzioni e si rischia di acquistare un biglietto ad un prezzo inutilmente alto quando in realtà non è necessario.

Ma procediamo per punti:

  • Il costo dei biglietti varia a seconda dell’ora della giornata: peak, off-peak, anytime, super off-peak sono tutte tariffe che variano in base al treno e al suo orario. Ad esempio, la mattina di un giorno lavorativo con ogni probabilità troverete solo biglietti peak, molto più costosi di un off-peak, che viene invece venduto per i treni in circolazione dopo le 9.30 (quando si presume che i pendolari siano già nei loro uffici). Per altri treni è invece previsto un biglietto anytime, ovvero con un prezzo fisso qualsiasi sia l’orario del treno. Ci sono poi i biglietti super off-peak, ancora più convenienti, che servono per indurre le persone con una certa flessibilità di orario a viaggiare negli orari più tranquilli. Se prenotate con un certo anticipo, su alcuni treni è disponibile la tariffa advance, molto vantaggiosa se programmate in anticipo i vostri viaggi. Continua a leggere »

Visitare l’università di Southampton: come arrivarci

Aggiornato: luglio 2013

Vista la notevole quantità di studenti italiani che negli ultimi tempi sono venuti a “trovarmi” per vedere com’è l’università di Southampton ho deciso di scrivere questo intervento per spiegarvi come raggiungere Southampton nel caso anche voi decidiate di venire a dare un’occhiata.

Prima cosa da prendere in considerazione: l’aeroporto. Il vincitore, per comodità e anche per numero di connessioni con gli aeroporti italiani è sicuramente Gatwick: esistono treni diretti che collegano la stazione di Southampton Central (o Southampton Airport volendo, che è anche più vicina all’università) con la stazione di Gatwick, che è praticamente parte integrante dell’aeroporto; il viaggio dura un paio d’ore, ma sempre e comunque meno che atterrando negli altri aeroporti londinesi. Per il viaggio in treno potete scegliere tra due opzioni:

  • con South West Trains, passare da nord prendendo il treno da Southampton Central o da Southampton Airport Parkway verso Londra, cambiando a Clapham Junction e prendendo un altro treno per Gatwick (generalmente al binario 13);
  • con Southern, prendere il treno da Southampton Central e passare da sud con un treno diretto che però ci mette un po’ di più.

Se per altri motivi decidete di atterrare in altri aeroporti il discorso si fa più complicato. Da Heathrow potete prendere il bus National Express, che vi porta direttamente in università; da Stansted o Luton vi conviene prendere la navetta Terravision fino alla stazione di London Victoria, da dove potete prendere il treno per Southampton cambiando a Clapham Junction (subito fuori Londra). Continua a leggere »

Viaggiare in Inghilterra, alcuni consigli

Da viaggiatore più o meno abituale, avendo la necessità di spostarmi in Inghilterra (soprattutto nell’area metropolitana di Londra e lungo la tratta Londra-Southampton) ho imparato diverse cose che ho pensato di condividere con voi per rendervi la vita più facile se avete intenzione di fare un saltino da queste parti ma non avete le idee molto chiare su come funzionano i trasporti. Sia che siate arrivati su questa pagina perché cercavate informazioni su come muovervi a Londra, sia che ci siate capitati per puro caso, nel caso abbiate in programma una visita a Londra nel prossimo futuro vale la pena di darci un’occhiata, anche solo per farsi un’idea di come funzionano le cose. Ma iniziamo subito con le domande…

Con che mezzo di trasporto mi conviene muovermi a Londra?

Il mezzo di trasporto per eccellenza per muoversi a Londra è senza dubbio la Tube, ovvero la metropolitana. Innumerevoli stazioni, treni frequentissimi (e, nonostante questo, sempre pieni 😀 ) e la quasi impossibilità di perdersi (fatta eccezione per i labirinti di corridoi che bisogna percorrere per arrivare al binario desiderato, ma questo è parte del divertimento). Si riesce ad arrivare dall’altra parte della città non dico a tempo di record, ma in maniera estremamente più veloce che con i mezzi di superficie, come gli autobus, che purtroppo sono soggetti a intasamenti e traffico intenso, soprattutto negli orari di punta. Senza contare poi che la metropolitana è parte integrante della Londra da vedere, se non la si usa non si può aver detto di aver visitato la capitale britannica 😛 Continua a leggere »

Perché Brockenhurst (Hampshire) è bella

    Brockenhurst è una città molto interessante per i seguenti motivi:

    • Perché è estremamente silenziosa ed isolata;
    • Perché è immersa nella natura, trovandosi nel bel mezzo del New Forest National Park;
    • Perché ci sono pochi treni e quindi si è salvata dal turismo di massa;
    • Perché è talmente fredda che gli abitanti non sospetterebbero mai del riscaldamento globale;
    • Perché non è pervasa dai taxi come tutte le altre città britanniche.

    Insomma, il luogo ideale dove andare a finire alle una di notte, con -6°C e con il cellulare scarico 😀 Vai Dega, avanti così! 😀

    Treni inglesi e la Railcard 16-25

    NOTA: non ho ancora ben capito se è meglio scrivere un nuovo articolo e mettere il link in quello vecchio, o se conviene aggiornare direttamente l’articolo vecchio… ma tant’è: questo articolo è stato rivisto ed aggiornato in luglio 2010. E poi non dite che non tengo ai miei lettori!

    Per tutti coloro che andranno a studiare in Inghilterra, ma anche per chi ha in programma di passare un po’ di tempo lassù e prevede di viaggiare un po’ (ed ha un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni), ho un consiglio per voi: appena arrivati, già in aeroporto, andate alla biglietteria della stazione e richiedete una Railcard 16-25. Pagando 26£ per l’emissione, avrete diritto allo sconto di un terzo su tutti i biglietti ferroviari (e non solo) nel Regno Unito. Qui una lista di tutti gli sconti disponibili (tra l’altro, scopro adesso che lo sconto di applica anche ai trasporti urbani londinesi quando si paga con la formula pay as you go tramite Oyster card, il che è fantastico – bisogna però prima registrare la Oyster Card allo sportello).

    Oltre alla carta annuale, è stata introdotta la carta triannuale, che per tre anni vi offre gli stessi vantaggi ma ad un prezzo inferiore: si pagano infatti soltanto 65£ (che, facendo due conti, ho recuperato in meno di quattro mesi). Notare che questa carta è disponibile soltanto per l’acquisto online (con spedizione per posta ad un indirizzo inglese).

    Se la vostra età è compresa tra i 16 ed i 25 anni, sarà sufficiente avere con voi una prova della vostra età (la mia carta d’identità italiana è andata benissimo, anche se so che non la vedono sempre di buon occhio), una fototessera formato passaporto e, per risparmiare un bel po’ di tempo, il modulo di richiesta già compilato da presentare allo sportello. Se invece avete più di 25 anni e richiedete la carta in quanto studenti a tempo pieno, sarà necessaria una prova dell’iscrizione all’università.

    In ogni caso, è necessario fornire un indirizzo di residenza inglese ai fini dell’emissione della railcard.

    Buon viaggio a tutti 😀

    Ritrovo VATITA a Milano!

    Il 28 dicembre il buon vecchio Fede ha organizzato un ritrovo dei membri di VATITA a Milano… la partecipazione non è stata massiccia (diciamo così 😀 ), però alla fine eravamo io, Stefano (un mio amico di Bolzano), il Fede e il Matte, che purtroppo ci ha lasciati verso mezzogiorno perché doveva studiare 🙁

    Bene, passiamo al racconto… il tutto è iniziato qualche giorno prima, quando ho iniziato a interessarmi per i costi e gli orari del viaggio… dopo aver visto che il viaggio da solo veniva a costarmi – in treno – 50€, avevo deciso di lasciar perdere, ma poi, come vedete, ho cambiato idea 😛 Sono riuscito ad ottenere un piccolo finanziamento dai miei genitori e a convincere Stefano ad accompagnarmi giù (che poi lui secondo me si è divertito più di me ma vabbè 😀 ).

    Bene, il treno ci aspettava alle 07.31, allora mi metto d’accordo con Stefano di vederci in bici sotto casa sua in modo da poter andare in stazione assieme e avere il tempo di comprare i biglietti… bene ho sbagliato tutte le pianificazioni… siamo arrivati in stazione ai 25 abbondanti e poi ho anche sbagliato a selezionare il biglietto alle macchinette self service e ho dovuto rifare tutto per la seconda volta. Ma vabbè, lasciamo perdere… una volta ottenuti i biglietti, di corsa ad obliterarli (tutti, non c’era tempo di guardare qual’era giusto e quale sbagliato) e poi a prendere il treno… già, prendere il treno, sembrerebbe facile no? 😀 Invece no! Prima siamo saliti sul treno sbagliato, che andava a Fortezza anziché a Verona, e poi finalmente abbiamo trovato il nostro treno… il tutto correndo 😀 Non so come abbiamo fatto ad arrivare a Milano puntuali alle 11.05 con il Cisalpino da Verona (nel quale tra l’altro “siamo stati costretti” a viaggiare in prima classe perché i posti in seconda erano esauriti 🙂 ). Dopo essere arrivati, facciamo qualche metro sulla piattaforma e poi vedo il Matte e Fede che ci aspettano… stretta di mano (non li avevo mai visti “dal vivo”) e poi ci incamminiamo per Milano!

    Dopo aver comprato il biglietto giornaliero per i trasporti pubblici al modico prezzo di 3€, i nostri 3+1 (il Fede è un caso a parte 😀 ) eroi prendono la metropolitana e percorrono a piedi via Dante, passano davanti alla Scala (bella!) e giungono davanti al duomo dopo aver attraversato la Galleria Vittorio Emanuele II! Dopo aver deciso di non entrare a vedere il Duomo e constatato che non si poteva salire in cima a causa del ghiaccio, continuiamo il nostro itinerario lungo Corso Emanuele II, piazza San Babila (dove il vecchio Matte ci abbandona causa studio) e via Monte Napoleone. Decidiamo poi di andare a mangiare, optando per un economico Mc Donald’s invece che per una pizza, come avevamo pensato di fare. Il pomeriggio è stato essenzialmente dedicato al cazzeggio: in giro con la metropolitana, sbucando in posti lontani e sconosciuti, per poi prendere tram a caso fino a quando essendoci stufati decidiamo di tornare indietro. Dopo aver intervistato con perizia un vucumprà in piazza Duomo, chiedendogli dove fosse il duomo di Milano, ci dirigiamo verso la stazione, realizzando che eravamo un peletto in ritardo… ma non c’è problema, mamma Trenitalia pensa a tutto! Infatti il nostro treno era in ritardo di quasi 40 minuti! 😀 Così abbiamo avuto il tempo di salutare con calma il Fede, e per fortuna che a Verona avevamo previsto una coincidenza molto larga, che siamo riusciti a prendere tranquillamente!

    Che dire, è stata una giornata molto stancante, ma senz’altro divertente, e anche se eravamo in pochi non abbiamo avuto problemi a invertarci il modo di passare il tempo 😀 Quindi… ci si rivede al prossimo raduno (pleuri permettendo)!

    Qualche scatto

    Galleria Vittorio Emanuele II

    Federico e Stefano (o meglio, Stefano e Federico)

    Piazza Duomo al tramonto

    Ne ho fatte altre, però adesso non mi ci metto visto che sto letteralmente crollando sulla tastiera e domani mattina mi tocca pure (eeeh sì!!) andare a scuola 🙁

    Ergo… dormituri ve salutant! 😀

    A presto!