Recruiting Event Südtirol: le aziende incontrano gli studenti a Bolzano

Per la prima volta a Bolzano viene stato organizzato un recruiting event, un evento che si prefigge lo scopo di creare un punto di incontro tra le aziende in cerca di nuovo personale e i neolaureati/laureandi che voglio farsi conoscere e muovere i primi passi nel mondo del lavoro. L’evento è organizzato da BLS (Business Location Südtirol), un’azienda paraprovinciale che si occupa di promozione territoriale, favorendo l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese in Alto Adige.

L’evento prevede che gli interessati mandino il proprio curriculum direttamente dal sito di BLS. Tutti i curricula verranno poi analizzati ed eventualmente selezionati, se viene trovata una corrispondenza con le esigenze delle aziende che hanno aderito al progetto. Coloro che verranno selezionati dallo staff di BLS saranno successivamente invitati all’evento vero e proprio all’ex Alumix in zona industriale a Bolzano, il 5 ottobre 2012 dalle 10 alle 13, dove verranno tenuti i colloqui veri e propri.

Tra le aziende che hanno aderito al progetto ci sono: Daunen Step, Dr. Schär, Acs Data Systems, Elpo, Fercam, GKN Driveline, GKN Sinters Metals, Lamafer, Barth Innenausbau, Microtec, Ossanna, Peintner, Progress, Rotho Blaas, Schweitzer Project, Sel, Stahlbau Pichler, Technoalpin, Vacon, Wolftank, Würth Phoenix. Anche Leitner doveva originariamente aderire ma a giudicare dal sito sembra che la sua partecipazione sia stata ritirata. Le figure professionali ricercate includono ingegneri, informatici, tecnici, responsabili di settore, manager, esperti di logistica, sviluppatori di software, progettisti, architetti, designer.

Per maggiori informazioni vi rimando al sito dell’evento 🙂

Natwest: gli sviluppi della faccenda

Considerato che adesso il mio conto corrente con Natwest è up and running, direi che è il caso di aggiornarvi su come si è evoluta la situazione da quando ho scritto il mio ultimo intervento.

Dopo circa una settimana dall’apertura del conto corrente sono arrivati a casa una serie di documenti, in ordine cronologico:

  • un documento che mi forniva il PIN della mia carta di debito, e che mi informava che nei giorni seguenti sarebbe arrivata la carta di debito vera e propria, insieme con le istruzioni per l’attivazione;
  • un documento che mi avvisava che nei giorni seguenti sarebbe arrivato un codice per attivare l’Internet Banking da casa;
  • la carta di debito vera e propria, con le istruzioni per l’attivazione. Attivabile tramite SMS, telefono, Internet o recandosi direttamente in filiale; io ho optato per quest’ultima possibilità in modo da attivare carta di debito ed Internet Banking in un colpo solo senza dover aspettare la lettera.

Dopo aver fatto ciò, tutti i servizi che avevo richiesto erano attivi: posso seguire da casa la situazione del mio conto e fare pagamenti (online e non) con la mia carta di debito. Contestualmente all’apertura dell’online banking ti chiedono se vuoi che ti venga spedito a casa un lettore di carte, che è necessario per fare determinate operazioni online, come ad esempio i bonifici. Una settimana dopo, eccolo là nella buca delle lettere 🙂

Una sola cosa strana mi è successa: l’altro giorno, non essendo ancora in possesso del lettore di schede per farlo da casa, sono andato in filiale per fare un bonifico all’università, e… mi hanno detto che non potevano farlo! Ma come? Sei una banca… com’è che non riesci a fare un bonifico? Vai a capire… ;(

Natwest: conto in banca per studenti internazionali

Ok, invece che fare il bravo studente universitario e studiare eccomi qua a scrivere! In realtà il corso vero e proprio deve ancora cominciare, quindi anche volendo non ci sarebbe niente da studiare (ancora per oggi solo, purtroppo), quindi non preoccupatevi 😉

Scrivo questo intervento per tenervi aggiornati sulla procedura di apertura di un conto in banca in Inghilterra quando si viene qui dall’estero per studiare, nel mio caso specifico con Natwest. L’impressione che ho avuto è che più o meno tutte la banche si equivalgono, quindi ho scelto Natwest visto che mi è stata fortemente consigliata da alcuni amici di famiglia.

Come già scritto in precedenza, se non si è stati residenti nel Regno Unito per almeno tre anni non sarà possibile aprire uno Student account (con tutti i privilegi che ne derivano); dovrete aprire un account di base (Step account ora si chiama Basic Account), che purtroppo non da diritto agli overdrafts (ad andare in negativo). Se proprio non volete rinunciare alla vostra identità di studente universitario, potete sempre scegliere l’opzione Advantage blue, che alla filiale on campus propongono come prassi. Con 6,95£ al mese (ma penso che vadano pagati in soluzione unica all’inizio, non sono sicuro) potete ricevere varie agevolazioni come una Railcard 16-25 per sconti sui trasporti inglesi, biglietti ridotti per vari eventi, un’assicurazione e altro; per ulteriori informazioni date un’occhiata alla pagina del sito Natwest. Io non l’ho stipulata, avendo già la Railcard e l’assicurazione dei miei beni, e mi sono limitato allo Step account da solo. Ognuno valuti e faccia le proprie considerazioni 🙂

Ho aperto il conto martedì, ho le coordinate bancarie e posso ricevere e fare bonifici recandomi in filiale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare per posta la carta di debito (assolutamente utile ed indispensabile), che poi dovrò attivare in filiale insieme all’internet banking, altra cosa decisamente indispensabile. Vi tengo aggiornati sugli sviluppi 😉

Alcuni consigli:

  • aprite il conto in banca prima (indicativamente una settimana, se ci riuscite) di averne bisogno, e tenete sempre abbastanza denaro in contante per campare almeno una settimana dopo l’apertura del conto (presupponendo che vogliate depositare il resto non appena avete aperto il conto), in questo modo evitate la scocciatura di andare in filiale e fare la coda per prelevare del contante finché non ricevete la vostra carta di debito;
  • andate nella filiale della banca presente on campus (se c’è), lì sono abituati ad avere a che fare con gli studenti quindi avrete generalmente meno problemi (ad esempio, qui non richiedono documenti che invece la filiale di Wimbledon della stessa banca richiede);
  • non lo troverete scritto da nessuna parte, ma nel caso non ve lo aspettiate ricevere bonifici dall’estero, come accade generalmente con gli studenti finanziati dai genitori, costa, con Natwest, 7£ per operazione, costo che aumenta con l’aumentare dell’importo ricevuto (non ho ancora sperimentato, vi terrò aggiornati anche su questo);
  • se andate nella filiale on campus dell’università di Southampton e vedete un’impiegata brutta, con gli occhi azzurri (di vetro, probabilmente… ok, questa era cattiva) e dall’aria scazzata, statevene bene alla larga!

4-8 settembre: Inghilterra

Quando leggerete questo post sarò (speriamo) in aereo diretto verso Londra Stansted; confido sempre su Trenitalia per arrivare a Bologna puntuale, un ritardo del treno di mezz’ora comporterebbe la perdita dell’aereo.

Dal 4 all’8 settembre sarò in Inghilterra, ufficialmente in missione segreta per l’università. Il 5, come ho già scritto, parteciperò all’open day e sarò dotato di una lista interminabile di domane e questioni da risolvere prima di andare su definitivamente il 24 settembre. Tra i problemi a cui trovare una risposta spiccano:

  • come e dove aprire un conto in banca con condizioni agevolate per studenti, mi hanno già parlato bene della Natwest, che ha offerte particolari per gli studenti universitari del primo anno che decidono di aprire un conto da loro… dovrò indagare meglio, vi terrò aggiornati;
  • quale operatore telefonico mobile conviene per uno studente con determinate esigenze (considerando anche che la maggior parte delle comunicazioni avverrà gratuitamente via msn/skype/email);
  • come diavolo faccio a portarmi dall’Italia pure gli asciugamani e le lenzuola per la camera quando ho già tutti i vestiti, leggeri e pesanti, da portare;
  • varie ed eventuali.

Da su non avrò il tempo di scrivere, al mio ritorno vi aggornerò sugli esiti delle mie investigazioni.

A presto!

Viaggio in Inghilterra? C’è ESSS ltd

Ebbene sì, questo è un vero e proprio intervento pubblicitario 😛 Naturalmente non sono stato né pagato per farlo, né me lo ha chiesto qualcuno 🙂

Volete fare un viaggio in Inghilterra? Non vi destreggiate bene tra i meandri di Internet, o non vi fidate a prenotare/acquistare le cose che vi servono online prima della partenza? Volete evitare brutte sorprese una volta arrivati a Londra?

Per voi c’è ESSS ltd, una piccola compagnia a conduzione familiare con sede a Londra (a Wimbledon, per la precisione) che si occupa di organizzare viaggi studio e vacanze in Inghilterra per gruppi di persone e singoli. Dal momento in cui ci si rivolge a loro, si può chiedere un preventivo e valutare l’offerta ricevuta. Sono loro ad occuparsi di tutto: dal volo ai trasporti nella città, dal mangiare (per gli studenti che frequentano una scuola ad esempio è previsto, volendo, un packet lunch per pranzo) alle visite guidate, che spesso sono convenienti in quanto, come azienda, riescono generalmente ad ottenere prezzi migliori. Gli studenti in vacanza-studio si possono iscrivere in una scuola di lingua inglese a Wimbledon (e per esperienza personale vi posso assicurare che sono molto valide), e verranno ospitati da famiglie del luogo.

La ESSS ltd è a disposizione 24h/24 per qualsiasi domanda o problema durante, prima e dopo la permanenza a Londra.

Se siete interessati, chiedete pure a me o mettetevi in contatto direttamente con loro tramite il loro sito 🙂

Decreto Fioroni..?

Riflettendo, negli ultimi giorni mi sono stupito di una cosa: di tutto quel casino che sembrava dovesse venir fuori per il decreto Fioroni sui debiti formativi, alla fine si è fatto solo uno sciopero (quello dell’ormai lontano venerdì 12 ottobre), che poi, almeno qui a Bolzano, è degenerato in una manifestazione, ammettiamolo, un po’ ridicola. Tra alcool, aiuole devastate e bidoni della spazzatura rovesciati, è stata un’altra dimostrazione da parte degli studenti (soprattutto quelli delle scuole tedesche, che a quanto pare sono più severe e quindi risentirebbero maggiormente di questo cambiamento) del loro generale disinteresse per ciò che era la motivazione, o forse sarebbe meglio chiamarla la giustificazione dello sciopero. Certo, sicuramente ci sono studenti che hanno protestato veramente convinti di poter cambiare qualcosa, ma la maggior parte di essi hanno approfittato di questa occasione per saltare un giorno di scuola. Qualcuno, non mi ricordo chi, tempo fa aveva sollevato l’obiezione che gli esami di riparazione fossero stati tolti tramite una legge, ed era necessaria un’altra legge per ripristinarli… e sapete come ha reagito Fioroni? Dicendo che lui non stava riesumando gli esami di riparazione a settembre, ma una cosa differente. Insomma, vuole evitare tutto l’iter legislativo chiamando con due nomi diversi la stessa identica cosa, e non ditemi che l’obbligo da parte della scuola di organizzare dei corsi di recupero estivi fa la differenza! Da una parte c’è uno che non ha il coraggio di dire “io voglio ripristinare gli esami di riparazione a settembre”, nascondendoli sotto falsi nomi, dall’altra ci sono gli studenti che, per definizione, “meno devono fare, più contenti sono”. E il sistema attuale dei debiti li facilita non poco in questo obiettivo, visto che c’è gente che viene tranquillamente promossa con quattro debiti, magari senza recuperarli l’anno successivo. Certo, introdurre un cambiamento in maniera così radicale non è il massimo, magari sarebbe un attimino più saggio introdurlo gradualmente a partire dalle prime dell’anno prossimo, in modo che non ci siano degli studenti, ad esempio in quarta superiore, che si trovano bloccati lì non riuscendo a recuperare tutto; magari invece basterebbe solo rivedere un attimino il sistema dei debiti attuale, senza dover mettere esami a settembre… mah, staremo a vedere quel che succede!