Vi sto scrivendo dalla bellissima Barcellona, sfruttando la connessione wireless gentilmente (e gratuitamente) messa a disposizione dall’hotel Amrey Sant Paul. A questo link potete vedere una mappa del nostro percorso, costantemente aggiornata (disponibilità di connessioni wireless permettendo).

Lunedì 10 agosto

Il viaggio è andato liscio, siamo partiti lunedì 10 alle 3.30 di mattina – ahimè – e non abbiamo trovato il minimo problema di traffico, se non in Francia quando nonostante il navigatore segnalasse code abbiamo deciso di sfidare la sorte (e la tecnologia) rimanendo imbottigliati in un incastro automobilistico senza fine per un’ora abbondante. Nonostante questo piccolo intoppo, siamo arrivati qui verso le 18.00. L’hotel lo abbiamo trovato subito grazie al navigatore di cui – poverino – in precedenza non ci eravamo fidati. Check in, valigie, parcheggio e giretto per il quartiere (molto carino devo dire), con prima visione della famosa Sagrada Familia e cena a base di paella in centro.

Martedì 11 agosto

Dopo una dormita rigenerante di otto ore abbondanti, inizio della mattinata con colazione, in modo da avere le energie necessarie per visitare la suddetta Sagrada Familia senza stramazzare al suolo sul più bello. Coda accettabile, una mezz’oretta circa, biglietto d’ingresso 11,00€ l’intero e 9,00€ per minorenni/studenti. Molto bella la chiesa, anche se ancora in costruzione, caratterizzata da linee curve di cui il signor Gaudi non poteva fare a meno. Segue, nel pomeriggio, scarpinata in centro. Vediamo alcune altre case progettate da Gaudi, passeggiamo lungo la Rambla deviando anche nelle viuzze laterali per poi arrivare al mare… stupendo. Mi colpisce una cosa di Barcellona: il profumo dell’aria 😀 Per finire la giornata, cena a base di pesce in centro e rientro con piedi parecchio doloranti all’hotel.

Mercoledì 12 agosto

Oggi è ufficialmente la giornata dei parchi. Iniziamo attraversando l’ospedale di Sant Pau, che nonostante sia a tutti gli effetti un ospedale, è notevole dal punto di vista architettonico. Con la metropolitana andiamo poi al parco Guell. Dopo una bella salita ci troviamo immersi in una boscaglia abbastanza arida. Essendo entrati dall’ingresso laterale, la prima impressione non è stata delle migliori, ma poi il parco a riacquistato punti mentre attraversavamo la sua parte centrale, disseminata di strutture progettate da Gaudi (sì, ancora lui). La giornata procede al Montjuic, un parziale fallimento considerato che tutte le fontane erano spente (si accendono ogni mezz’ora solo dal giovedì alla domenica nel periodo estivo) e che il parco retrostante non era niente di speciale.. sarà che in Italia siamo abituati a ben altri parchi, ma le aspettative erano molto più alte. Cena, come la sera precedente, nella plaça Reial e ritorno in albergo (ma questa volta in metropolitana) pensando già alla tappa del giorno successivo: Granada.