500 Internal Server Error e WordPress 4.2.4

Recentemente la versione di WordPress che fa girare questo blog si è automaticamente aggiornata alla 4.2.4. Tutto funzionava normalmente eccetto le pagine di amministrazione, alcune delle quali non venivano visualizzate e producevano l’errore 500 Internal Server Error. Queste pagine erano la pagina di login a wp-admin, la pagina dei plugin installati e di aggiunta di un nuovo plugin. Stranamente, il log di errori del server (Linux, hostato da Aruba) era vuoto.

Una ricerca su Google ha mostrato una serie di possibili soluzioni al problema, tra cui:

  • la rimozione del file .htaccess;
  • l’aumento della memoria php tramite la creazione di file php.ini;
  • un cambio di tema;
  • la rimozione di ogni plugin dalla relativa cartella con la successiva disattivazione automatica di ogni plugin al successivo accesso al pannello di amministrazione.

Nessuna di queste soluzioni mi ha permesso di risolvere completamente il problema. La rimozione dei plugin mi ha permesso di effettuare il login al pannello di amministrazione, ma la pagina per l’installazione di nuovi plugin continuava a generare lo stesso errore. Inoltre, ogni tentativo di riattivare i plugin singolarmente per individuare quello potenzialmente problematico non era possibile in quanto una qualsiasi subfolder presente nella cartella plugins produceva nuovamente l’errore 500.

Alla fine, quasi per caso ho scoperto che la soluzione consisteva nel cambiare la versione php che faceva girare il sito, accedendo al pannello di controllo dell’hosting. Ho cambiato la versione da 5.2.17 ad una 5.3 e tutto si è “magicamente” risolto!

NDR: assicuratevi SEMPRE di avere un backup funzionante del vostro blog..!

TextWrangler: editing di pagine web con Mac

Brevissimo e velocissimo intervento per segnalarvi un ottimo editor di testo per Mac: TextWrangler. Ottimo per tre ragioni:

  • funziona;
  • è free;
  • funziona.

Personalmente l’ho usato solamente per scrivere codice HTML e php per ora, e quindi ve lo consiglio per questo scopo, ma penso che funzioni bene anche come normale editor di testi (anche se in quest’ultimo caso al buon vecchio TextEdit non manca niente).

Se decidete di provarlo, fatemi sapere cosa ne pensate!

Il mio primo sito internet (e la sua evoluzione)

Non ci posso credere, cercando il mio nome su Google (eh sì, lo ammetto, a volte lo faccio…) sono incappato in quello che era – anzi, è – il mio primo web! Quanta strada che ho fatto da allora… mi viene da sorridere a vederlo, anche perché mi ricordo perfettamente l’immensa soddisfazione di essere seduto davanti al monitor a fare questi stranissimi esperimenti, stranamente gratuiti (fino all’ultimo non ne ero convinto), con una fantastica connessione 56k 🙂 Mi sentivo così importante ad avere un sito internet tutto mio 🙂 🙂 Ecco a voi il link di questo capolavoro informatico!

Segue restyling completo del sito e una tendenza verso un qualcosa di leggermente più utile (ma poco), che potete ammirare prima qua (usate IE per vederlo, vi chiedo questo sforzo) e poi qua: questo può essere considerato il mio primo sito internet degno di questo nome. Segue, dopo parecchio tempo, la fantastica e rivoluzionaria scoperta del php: mi si aprì davanti un mondo che non avrei mai immaginato, e il buon vecchio Altervista non poteva certo seguirmi in questa nuova avventura… decisi quindi di acquistare un dominio tutto mio, quello su cui siete adesso: lucadegasper.com. Nonostante se ne parli spesso male, ho scelto fin da subito Aruba per motivi di costi, e sinceramente non ho mai avuto problemi di sorta. Nelle due volte in cui ne ho avuto bisogno, il centro assistenza ha sempre risposto adeguatamente alle mie domande. Certo, non si tratta di un sito con chissà che volume di traffico, ma per quello di cui ho bisogno funziona tutto alla perfezione. 🙂

Non so bene perché vi sto parlando della mia esperienza con Aruba, volevo scrivere questo intervento solo per mostrarvi il mio fantastico primo sito internet… ah, che ricordi!

Come escludere le proprie visite da Google Analytics

E’ un piacere annunciare a tutti i nostri affezionatissimi lettori (più casuali che affezionati in realtà, ma fa lostesso) che ieri, invece che studiare per la terza prova di oggi, che tra l’altro è andata bene, ho deciso di implementare Google Analytics in questo blog, che per il momento sostituirà il buon vecchio WordPress Stats 🙂 L’impressione è quella di uno strumento molto professionale, in perfetto stile Google, in grado di fornire report molto dettagliati su ciò che i navigatori gradiscono di più di un determinato sito.

A questo proposito vorrei segnalarvi un post che, per blog poco frequentati come questo, può ritornare molto utile. Si tratta di un modo, veramente semplice e geniale – non mi sarebbe mai venuto in mente – di escludere dalle statistiche di Google Analytics le proprie visite, in modo da non sfalsare i dati raccolti.  Si tratta semplicemente di mettere lo script fornito da Google Analytics all’interno di un ciclo if in php che venga eseguito solo quando l’utente non è loggato. In questo modo vengono registrate le visite delle persone “esterne”, mentre per coloro che sono loggati sul blog lo javascript fornito da Google non viene nemmeno inserito nella pagina e la visita non viene quindi conteggiata. Non è infatti raro che, magari quando faccio lavori di “ristrutturazione” al blog, visiti magari una cinquantina di volte una pagina, ma in un blog dove le visite giornaliere medie si attestano intorno alle 30/40 le statistiche ne risulterebbero pesantemente alterate. Solo una cosa: se fate copia-incolla del codice fornito dal blog che ho linkato, assicuratevi che le virgolette siano propriamente riconosciute da WordPress. Io ho fatto proprio così e ho perso mezz’ora a capire cosa poteva non andare nel codice, ed erano proprio le virgolette 🙂

A breve, se ne avrò il tempo, pubblicherò qualche screenshot di Google Analytics, prima però è il caso di raccogliere qualche dato, altrimenti non avrei niente da mostrarvi! 😛