Tappa numero 2: Granada

Giovedì 13 agosto

Giorno di viaggio: siamo partiti con calma da Barcellona, dopo aver fatto le valigie ed essere andati a dare un’occhiata alla torre Agbar (niente di speciale, ma visto che c’è su tutte le cartoline volevamo andare a curiosare). Il viaggio procede tranquillo e senza traffico, bisogna ammettere che le autostrade spagnole sono molto scorrevoli. L’unico inconveniente è stato un acquazzone al momento dell’arrivo, al posto delle strade c’erano fiumi e pioveva talmente forte che non si riusciva neanche a vedere fuori dal finestrino. Solo Dio sa come siamo riusciti a trovare l’albergo, che per di più è senza numero civico.. solo in Spagna si può.

Venerdì 14 agosto

Giornata estremamente calda. Colazione abbondantissima – anche troppo – in albergo e poi visita a Granada, con particolare attenzione al quartiere arabo, veramente molto suggestivo, ottima anche la vista dell’Alhambra che si ha da lì.

Sabato 15 agosto

Oggi il programma prevedeva la visita all’Alhambra, il famoso complesso costruito dagli arabi arrivato tra i finalisti per rientrare tra le sette meraviglie del mondo e ideato per poter essere completamente autonomo da Granada: era infatti dotato di scuole, negozi, moschee. Veramente molto bello, il consiglio che vi do è però quello di prenotare i biglietti online almeno due settimane prima, in modo da poter scegliere l’orario d’ingresso che preferite: si esauriscono molto in fretta e vi evitate code chilometriche sotto ad un sole insopportabile. Le cose da visitare all’interno del complesso sono essenzialmente tre: il palazzo, i giardini Generalife, residenza estiva dei sultani, e l’Alcazaba.

Tappa numero 1: Barcellona

Vi sto scrivendo dalla bellissima Barcellona, sfruttando la connessione wireless gentilmente (e gratuitamente) messa a disposizione dall’hotel Amrey Sant Paul. A questo link potete vedere una mappa del nostro percorso, costantemente aggiornata (disponibilità di connessioni wireless permettendo).

Lunedì 10 agosto

Il viaggio è andato liscio, siamo partiti lunedì 10 alle 3.30 di mattina – ahimè – e non abbiamo trovato il minimo problema di traffico, se non in Francia quando nonostante il navigatore segnalasse code abbiamo deciso di sfidare la sorte (e la tecnologia) rimanendo imbottigliati in un incastro automobilistico senza fine per un’ora abbondante. Nonostante questo piccolo intoppo, siamo arrivati qui verso le 18.00. L’hotel lo abbiamo trovato subito grazie al navigatore di cui – poverino – in precedenza non ci eravamo fidati. Check in, valigie, parcheggio e giretto per il quartiere (molto carino devo dire), con prima visione della famosa Sagrada Familia e cena a base di paella in centro.

Martedì 11 agosto

Dopo una dormita rigenerante di otto ore abbondanti, inizio della mattinata con colazione, in modo da avere le energie necessarie per visitare la suddetta Sagrada Familia senza stramazzare al suolo sul più bello. Coda accettabile, una mezz’oretta circa, biglietto d’ingresso 11,00€ l’intero e 9,00€ per minorenni/studenti. Molto bella la chiesa, anche se ancora in costruzione, caratterizzata da linee curve di cui il signor Gaudi non poteva fare a meno. Segue, nel pomeriggio, scarpinata in centro. Vediamo alcune altre case progettate da Gaudi, passeggiamo lungo la Rambla deviando anche nelle viuzze laterali per poi arrivare al mare… stupendo. Mi colpisce una cosa di Barcellona: il profumo dell’aria 😀 Per finire la giornata, cena a base di pesce in centro e rientro con piedi parecchio doloranti all’hotel.

Mercoledì 12 agosto

Oggi è ufficialmente la giornata dei parchi. Iniziamo attraversando l’ospedale di Sant Pau, che nonostante sia a tutti gli effetti un ospedale, è notevole dal punto di vista architettonico. Con la metropolitana andiamo poi al parco Guell. Dopo una bella salita ci troviamo immersi in una boscaglia abbastanza arida. Essendo entrati dall’ingresso laterale, la prima impressione non è stata delle migliori, ma poi il parco a riacquistato punti mentre attraversavamo la sua parte centrale, disseminata di strutture progettate da Gaudi (sì, ancora lui). La giornata procede al Montjuic, un parziale fallimento considerato che tutte le fontane erano spente (si accendono ogni mezz’ora solo dal giovedì alla domenica nel periodo estivo) e che il parco retrostante non era niente di speciale.. sarà che in Italia siamo abituati a ben altri parchi, ma le aspettative erano molto più alte. Cena, come la sera precedente, nella plaça Reial e ritorno in albergo (ma questa volta in metropolitana) pensando già alla tappa del giorno successivo: Granada.