Vedi anche questo articolo (che è molto meglio)

Come al solito, l’Italia deve distinguersi dal resto del mondo e non  aderire agli standard europei per quanto riguarda i titoli di studio universitari. 🙂 Nessun procedimento automatico o meramente burocratico: per ottenere il riconoscimento bisogna innanzitutto dotarsi della cosiddetta “dichiarazione di valore” del titolo di studio di cui si è in possesso, da richiedere al consolato italiano del Paese in cui si studia (nel mio caso, al consolato italiano vicino a Victoria station a Londra). In seguito bisogna rivolgersi ad un’università italiana e fornire tutti i documenti necessari riguardanti la laurea di cui si è in possesso (eventualmente tradotti in italiano) in modo che essa possa valutare gli esami sostenuti, compararli ai propri e decidere se riconoscere il titolo integralmente o se richiedere di dare eventuali esami aggiuntivi.

In alternativa, si può trovare lavoro all’estero come laureato e farsi riconoscere in Italia solamente la professione (e.g. ingegnere aeronautico), ma non il titolo accademico vero e proprio.

Come nota aggiungerei che se l’intenzione è quella di lavorare nel privato, molto spesso la laurea inglese (o di altro Paese europeo) viene accettata così com’è e non si rende necessario alcun processo di riconoscimento. In alcuni casi, anche nei concorsi pubblici la laurea estera viene accettata così com’è.

Per ulteriori informazioni consultare il sito del CIMEA.

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